Mundula (FdI): “Tende in piazza, solidarietà ai commercianti”

sassari

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nico Mundula, ha espresso la sua solidarietà verso l’associazione Tende in piazza, che ha protestato in piazza d’Italia a Sassari contro le limitazioni verso gli operatori del terzo settore.

“La crisi pandemica ha messo in ginocchio il Paese, la Sardegna e la nostra già precaria economia, andando a colpire tutte le fasce della popolazione, soprattutto quella che è la parte produttiva, ma anche più debole”, ha dichiarato il consigliere.

Sono moltissime le famiglie che non ce la fanno piùha sottolineato -. In tutto questo è evidente come il governo non sia esente da colpe. Basti pensare al modo in cui è stata condotta la lotta alla pandemia, agli errori grossolani fatti fin dall’inizio, prima trascurandone e sottovalutandone la gravità e la reale portata, poi facendo scelte sanitarie sbagliate e sicuramente discutibili”.

“Sul piano sanitario – evidenzia Mundula – si è sbagliato anche sull’acquisto dei vaccini e in seguito sulla modalità di vaccinazione. Dal punto di vista economico, si sono fatte morire migliaia di imprese e di partite IVA, arrivate ormai ha un punto di shock quasi irreversibile. Investimenti sbagliati, montagne di denaro sprecate per l’acquisto di mascherine che non proteggevano, di banchi con rotelle e monopattini, mentre le imprese soffrivano“.

“Una gestione dilettantistica ed autoritaria dell’emergenza sanitaria – ha aggiunto -, con un ministro che non sa cos’è una pandemia, che prende ordini da comitati di esperti che in ogni caso non rispondono a nessuno delle scelte fatte. Un ministro che usa criteri discutibili sulla pelle della gente che muore di fame, lui che di rassicurante ha solo il cognome. La politica di queste folli chiusure ha fatto danni irreparabili, costringendo gli imprenditori a spendere per cercare di mettersi in regola con le prescrizioni sanitarie, per poi non riaprire e non poter guadagnare”.

“Tutto ciò contornato da sparate di grande potenza di fuoco per i Ristori, rimaste sulla carta, quindi sparate e basta. Cambia il direttore d’orchestra, cambiano alcuni suonatori, ma la musica è la stessa. Il coprifuoco alle 22 non giova a combattere la pandemia ed è quindi una scelta sbagliata: il non far lavorare chi hai requisiti e può farlo in sicurezza crea solo nuovi poveri, ma non fa diminuire i contagi“, ha concluso l’esponente di Fratelli d’Italia.

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