Il sonno come strumento per il benessere: le strategie per sfruttare al massimo il tuo riposo

Il nostro benessere quotidiano passa anche per la qualità del nostro riposo: iniziare la giornata con la giusta carica di energie ci permette di lavorare meglio, essere più performanti e migliorare il tono dell’umore. Al contrario, dormire male ci rende stanchi, nervosi e svogliati, peggiorando la qualità delle nostre giornate: ne abbiamo parlato con il dott. Giovanni Cuguttu, Lifestyle & Longevity coach esperto nel cambiamento delle abitudini.

Dottor Cuguttu, qual è il ruolo del sonno nel promuovere il benessere generale?
Avere un sonno di qualità ha un’importanza fondamentale per il nostro benessere: è il momento nel quale il nostro organismo rigenera i tessuti, si libera delle sostanze nocive e consolida i nostri pensieri.
Passiamo circa un terzo della nostra vita a dormire, saper quindi sfruttare al meglio il nostro sonno ci aiuta a rendere al massimo delle nostre capacità e possibilità, per consentire al nostro corpo di crescere, riparare i danni e funzionare al meglio.
Spesso si tende a sottovalutare l’importanza del nostro sonno, quando invece è stato dimostrato essere un fattore primario nel raggiungere migliori prestazioni in qualunque ambito, dagli atleti professionisti fino ai manager delle grandi aziende.

Quali sono le conseguenze della mancanza di sonno sulla salute a breve e a lungo termine?
Chiunque di noi abbia passato una notte insonne sa bene cosa significa: ci svegliamo già stanchi, fatichiamo a concentrarci e a portare a termine anche i compiti più semplici.
In più, siamo nervosi e irritabili, troviamo qualsiasi pretesto per discutere col prossimo e cala il tono dell’umore, facendoci cadere facilmente in momenti di sconforto e tristezza.
Per fortuna, spesso si riesce a recuperare con una notte di sonno più proficua, riportando il nostro corpo alle normali funzioni di regolazione, riparazione e rigenerazione.
Quando questa situazione permane a lungo, l’aumento dei livelli di stress può contribuire ad uno stato di infiammazione generale, con danni che vanno a peggiorare sensibilmente le nostre prestazioni fisiche e mentali, e quindi la nostra salute.

Esistono degli strumenti per monitorare le fasi del sonno e identificare eventuali problematiche?
Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di diversi dispositivi elettronici, come smartwatch e smart ring, in grado di monitorare vari parametri, come i passi percorsi, il battito cardiaco, la durata e addirittura le diverse fasi del sonno.
Questi dispositivi possono essere un ottimo alleato per avere una panoramica sulla qualità del nostro riposo e capire quali fattori influenzano maggiormente la capacità di farci svegliare davvero rigenerati ogni mattina.
Ovviamente, per quanto evoluti, non si tratta di dispositivi medicali, sono utili per avere delle indicazioni ma non fanno diagnosi, parliamo quindi sempre col nostro medico quando sospettiamo di avere dei veri e propri disturbi del sonno.

Come possiamo creare un ambiente di sonno ottimale nelle nostre case?
Ci sono diversi fattori che possono contribuire a migliorare la qualità del nostro sonno: sappiamo che una stanza buia, ben areata e con una temperatura mite ci aiuta a passare una notte tranquilla e serena.
Può sembrare scontato, ma investire in un buon materasso e in un cuscino di qualità fa una grossa differenza in termini qualitativi per le ore dedicate al nostro riposo, prevenendo dolori muscolari al risveglio.
È poi essenziale rispettare i ritmi circadiani, ossia quelli del famoso orologio biologico: quando questi non sono allineati con l’ambiente esterno (vedi i casi di jet-lag o i turni lavorativi notturni), influiscono pesantemente sul nostro benessere psico-fisico.

Ci sono delle pratiche quotidiane per preparare il corpo e la mente al riposo notturno?
Il nostro organismo risponde agli stimoli che riceve: se lo prepariamo in maniera corretta al riposo, metterà in azione i meccanismi neurobiologici che facilitano il sonno e permettono di sfruttare al massimo la rigenerazione dei tessuti.
Anticipare l’orario della cena, consumare un pasto non troppo pesante ed evitare le attività stimolanti nelle ore precedenti il sonno, sono tra i fattori che migliorano sensibilmente la qualità del nostro riposo.
Aiutiamo il corpo a produrre la melatonina, che facilita lo stato di sonno: mettiamo quindi da parte gli smartphone ed eliminiamo la cattiva abitudine di addormentarci guardando la televisione, preferendo la lettura di un buon libro o scegliendo di dedicare qualche minuto alla meditazione.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti