Alcuni consiglieri contro presidente Murru, “Non svolge ruolo super partes”

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I consiglieri comunali di Sassari Andria, Rizzu, Ginesu, Manca, Panu, Dettori e Demurtas hanno chiesto all’Assessore agli Enti Locali e alla Direzione Generale della RAS un intervento sostitutivo viste le ambiguità del presidente Murru nell’esercizio della sua funzione.

“Dopo oltre un mese e mezzo di attesa – scrive Massimo Rizzu, capogruppo di Sassari Civica – con altri colleghi abbiamo scritto alla Regione affinché diffidi il presidente del consiglio comunale (o addirittura si sostituisca a quest’ultimo) affinché convochi d’ufficio la commissione. Pare evidente che vi sia un comportamento non corretto nei confronti dei consiglieri comunali. La città deve sapere che tali atteggiamenti, di fatto, non consentono ai consiglieri di esercitare le proprie prerogative in qualità di eletti”.

Un tema scottante quello delle zone turistiche F4 (gestita con una procedura ad evidenza pubblica) che sembrerebbe mettere in difficoltà sia il presidente del consiglio che diversi componenti dell’esecutivo. Sembrerebbe questo il motivo della mancata convocazione della commissione urbanistica, per dibattere sul tema dell’avviso pubblico relativo alle zone F4.

“Indiscrezioni – prosegue Rizzu – parrebbero ricondurre a un continuo rinvio della discussione, per l’imbarazzo di alcuni della maggioranza. Va ricordato che la delibera del consiglio comunale n.79 del 2016 fu votata a favore dagli attuali assessori: Rosanna Arru, Antonello Sassu e l’attuale assessore all’urbanistica, Nicola Lucchi, allora consiglieri comunali. Votarono peraltro a favore gli attuali consiglieri Alivesi e Enrico Sini. Messo da parte l’imbarazzo di qualcuno, è nostra intenzione proseguire nell’intento di avviare un democratico dibattito all’interno della commissione consiliare competente. Diciamo basta a questo tipo di atteggiamento, il quale va a ledere il diritto di espressione dei consiglieri comunali nelle opportune sedi. Siamo stati costretti, quindi, a richiedere alla Regione un intervento tempestivo per ristabilire il rispetto dei diritti e le prerogative dei consiglieri comunali. Consiglieri comunali legittimamente e democraticamente eletti dai cittadini”.

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