Gli autotrasportatori sardi: “Non bastano le promesse, vogliamo fatti”

manifestazioni sardegna

Non bastano le dichiarazioni del ministro Patuanelli sulla valutazione di un possibile taglio delle accise e del decreto taglia carburante in settimana: gli autotrasportatori sardi rimangono sul piede di guerra.

“Sino a quando non vedremo cambiare il prezzo del gasolio sulla colonnina – ha detto Daniele Fanni, uno dei referenti della protesta davanti a porti e zone industriali – noi andremo avanti con i presidi a oltranza”. Stesso effetto per quanto detto dal viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova: “un intervento sulle accise non è più rinviabile”. “Vogliamo risposte concrete”, rispondono gli autotrasportatori.

Anche una delegazione del Movimento pastori sardi è unita alla protesta degli autotrasportatori all’ingresso del porto di Cagliari. Si allarga quindi il fronte della mobilitazione con la solidarietà e la partecipazione alla manifestazione di altri comparti che sfocerà in una nuova mobilitazione annunciata per sabato 19 nel sassarese.

Intanto il presidio continua: i camionisti e i pastori insieme stanno rallentando le operazioni di uscita dei mezzi pesanti. Nessun blocco, ma una semplice azione dimostrativa per chiedere anche agli autotrasportatori che stanno arrivando dal resto d’Italia di unirsi alla protesta. Partecipanti sempre decisi ad andare avanti a oltranza. Anche se eventuali buone notizie – ma con riscontri immediati e concreti – provenienti da Roma potrebbero convincere i manifestanti a sospendere per il momento la lotta.

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