Il “casus Becciu” condizionerà il Conclave ?

Pur non essendo un vaticanista, o un esperto delle storie papali, proverò a mettere in fila un paio di informazioni sugli ultimi avvenimenti accaduti all’ombra di San Pietro.
Alla fine rinuncia é stata. Il tanto decantato “caso Becciu” che ha tenuto banco, apparentemente in maniera marginale, immediatamente dopo la dipartita di Papa Francesco ha avuto un suo epilogo.
Dico apparentemente perché, senza fare facile dietrologia, probabilmente sono molte, e dense di nebbia, le motivazioni che risiedono nel dibattito sull’ingresso del Cardinale pattadese nel Conclave dentro la Cappella Sistina. Sorvoliamo per ora, ma lo ricordiamo per i poco informati, sul fatto che il cardinale Becciu è stato condannato in primo grado dal tribunale della Città del Vaticano per truffa e peculato il 16 dicembre del 2023.

E proprio da questa data (tenetela a mente), che fa capolino una delle osservazioni. Secondo indiscrezioni comparse sulla stampa, nel sinodo tenutosi nei giorni scorsi sarebbero stati presentati due documenti a firma F., dove verrebbe certificata la volontà di esclusione del Cardinale Becciu dal Conclave. Tutto normale direte, ritenendo legittima la decisione da parte del Santo Padre.

Ma quello che non torna, è che uno dei due documenti è datato settembre 2023 (ricordate la data della condanna?), quindi ben tre mesi prima della sentenza di primo grado (del Tribunale vaticano). Non certo una posizione garantista.
Sul secondo documento, firmato pare ad un mese dalla morte del Papa mentre questi era ricoverato con un importante problema respiratorio, lascio al lettore libera interpretazione.

Ora, nei giorni immediatamente precedenti il Conclave, lo scenario ha visto un cambiamento significativo riguardo la posizione di Becciu. Dapprima isolato, dai “Bergogliani d.o.c.” e con  una parte “neutra” dei porporati in attesa, ora sempre più circondato da testimonianze di stima proprio a seguito del suo passo di lato (non indietro). Con sullo sfondo uno dei  “papabili”, il Segretario di Stato Pietro Parolin, che rischia la bocciatura proprio per aver (pare), sostenuto  l’esclusione del Cardinale sardo.
Insomma, con un Conclave che sembrava prefigurarsi (a detta dei vaticanisti quelli bravi), come rapido e con posizioni già saldate, ora si potrebbe  ipotizzare qualche fumata nera in più.
Non ci resta che attendere l’extra omnes … polemiche comprese.

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