Una settimana intera di iniziative per celebrare la Bellezza senza tempo, come recita lo slogan della 74a edizione della Cavalcata Sarda. La Sardegna sfilerà per le vie di Sassari il 18 maggio. La penultima domenica di maggio, partendo da via Asproni per affrontare via Roma in direzione di piazza d’Italia. Tutto all’insegna della tradizione, ma con un corollario di novità da record.
Oggi a Palazzo Ducale la manifestazione è stata presentata ufficialmente dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, dall’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni, dal presidente del consiglio comunale, Mario Pingerna, dal direttore artistico, Giuliano Marongiu, dal presidente della Società ippica sassarese, Giancarlo Scarpa, dalla dirigente del settore Politiche culturali, Marge Cannas e da Luigi Marras, figlio del noto fotografo sassarese Salvatore Marras.
Un’edizione più lunga, col taglio del nastro previsto per lunedì 12 maggio alle 18.30, quando aprirà i battenti Bellezza senza tempo. Gli scatti di Salvatore Marras delle prime edizioni della Cavalcata, la mostra fotografica ospitata a Palazzo Ducale. Ci sarà la Scuola civica di musica, con la classe di pianoforte della professoressa Irene Dore e quella di canto lirico del professor Gianni Mastino. La mostra sarà visitabile sino al 20 maggio, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
La Cavalcata si spingerà sino a Palazzo di Città: mercoledì 14 maggio alle 18.30 c’è Sos mannos de su passadu: su cantu a chiterra, spettacolo di cantadores a chiterra organizzato dall’Associazione culturale e tradizioni sarde Deris, Oe e Crasa. Si resta a Sassari Vecchia, in piazza Santa Caterina, anche giovedì 15 maggio alle 20.00 con Rachele Falchi, che presenterà Aspettando la Cavalcata Sarda, serata di musica logudorese e sassarese con Ok Ba che trasformerà in suoni dei sonetti del poeta villanovese Raimondo Piras e i gruppi sassaresi Sassari Vecciu, Lu Monti e Zeppara.
Venerdì 16 maggio alle 19.00 in piazza d’Italia c’è Non fermiamo la tradizione, di e con Ambra Pintore, a cura della Associazione Culturale Istranzos de Domo. Protagonisti anche i Niera coi loro testi in sardo logudorese e un pop rock che aggiorna il concetto di musica sarda. Sul palco Bertas, Beppe Dettori e BBrothers.
Sempre secondo una tradizione ampiamente consolidata, il salotto della città ospiterà le due serate dedicate ai canti e ai balli tradizionali della Sardegna. Sabato 17 e domenica 18, sempre a partire dalle 18.00, Giuliano Marongiu condurrà lo spettacolo che nell’arco delle due serate vedrà alternarsi oltre 70 gruppi e artisti sul palco montato di fronte al palazzo del Governo. Al termine dell’evento è previsto Su ballu tundu in piazza, con il coinvolgimento dei gruppi folk e di quanti vorranno unirsi.
La Cavalcata è anche l’occasione per promuovere in stile street food i prodotti gastronomici tipici della tradizione isolana. Ma la sesta edizione di Sardinia Food Parade, organizzata da Eat&Buffas, sarà una vetrina per alcuni dei maggiori birrifici artigianali sardi. La fiera gastronomica di piazza Castello aprirà i battenti il 14 maggio alle 10.00 e andrà avanti sino a domenica sera.
Tra piazza d’Armi, via Asproni e corso Cossiga ci saranno 251 stalli fissi per le bancarelle, 101 per il commercio di prodotti non alimentari e 150 per somministrare bevande e alimenti, 7 postazioni di arrostitori e 2 carrelli per la vendita di palloncini.
Domenica mattina sfileranno 60 gruppi folk in rappresentanza di tutte le regioni storiche della Sardegna. I gruppi dei cavalieri saranno 22, i cavalli oltre 220, le coppie a cavallo 5. I gruppi di maschere tradizionali saranno 7. Si partirà alle 9 da via Asproni. Apriranno il corteo i motociclisti della polizia municipale di Sassari, le bande cittadine Giuseppe Verdi e Luigi Canepa, i carabinieri a cavallo in alta uniforme, il gonfalone di Sassari, il gremio dei Massai e i tamburini dei gremi.
Dopo la fisarmonicista Inoria Bande toccherà ai gruppi folk, iniziando da Sassari per proseguire con tutti gli altri, in rigoroso ordine alfabetico. Saranno divisi per gruppi, intervallati da Thurpos di Orotelli, Tamburini e trombettieri di Oristano, Mamutzones di Samugheo, Su Sennoreddu e sos de S’iscusorzu di Teti, Boes e Merdules di Ottana, Sos Colonganos di Austis, Mamuthones e Issohadores di Mamoiada.
Entreranno poi in scena i cavalli. Prima le coppie di cavalieri e amazzoni provenienti da Bonnanaro, Sassari, Florinas, Ittiri e Macomer, poi i gruppi di Abbasanta, Bitti, Bonnanaro, Bono, Bonorva, Florinas, Macomer, Monserrato, Norbello, Nuoro, Osidda, Osilo, Ovodda, Padria, Pattada, Paulilatino, Pozzomaggiore, Samugheo, Santulussurgiu, Uras, Uri e Villanova Monteleone.
Al termine del carosello, donne e uomini in rappresentanza di diversi territori insceneranno il tradizionale ballu tundu davanti alla tribuna centrale: un gesto simbolico in favore della pace.
In piazza d’Italia sarà installata una tribuna da 900 posti. Ospiterà le autorità e ospiti prestigiosi, che esportano il nome della Sardegna grazie alla loro notorietà. I restanti posti saranno occupati dai sassaresi e dai tanti visitatori provenienti da diverse nazioni, che hanno acquistato per tempo il biglietto. In via Roma sarà allestita una tribuna in grado di ospitare 25 persone con disabilità. Sarà disponibile anche il posto per l’accompagnatore. Il costo del biglietto per la tribuna di piazza d’Italia è di 34,50 euro. I biglietti sono acquistabili online su ticketone.it o al desk della cooperativa Le Ragazze Terribili, in via Roma 144.
Nel pomeriggio la kermesse si sposterà all’Ippodromo Pinna per le pariglie equestri organizzate dalla Società ippica sassarese. Dalle 16.00 spazio alle prove di destrezza di cavallerizze e cavalieri provenienti da Donnortei, Fonni, Norbello, Oristano, Ovodda e Padria.