Alle 18:10 con la fumata bianca il conclave al quarto scrutinio ha deciso chi sarà il successore di Francesco: Robert Francis Prevost, americano 69 anni che ha scelto come nome quello di Leone XIV.
Le campane di San Pietro come da prassi, hanno iniziato a suonare a festa e sono partiti gli applausi e il boato di felicità delle centomila persone e forse più, presenti a San Pietro.
Dopo il solito rito della vestizione, il saluto con tutti i cardinali con i quali si incontrerà a cena, dopo una giornata piuttosto impegnativa e carica di emozione, il protodiacono cardinale Mamberti affacciato al balcone in piazza San Pietro, ha pronunciato la frase che tutto il mondo attendeva: Habemus Papam!
Gli esperti parlano di un papa frutto di un compromesso tra chi lo considera un progressista, per quanto riguarda attenzione ai poveri e i migranti, ma conservatore per quanto riguarda i diritti delle persone lgbt plus.
Leone XIV che era stato nominato cardinale nel 2023 proprio dal Papa Francesco, ha avuto un essere di incarichi prestigiosi nella chiesa, come quello nell’ordine dei vescovi. Ultimamente ricopriva la carica di prefetto del dicastero sempre dei vescovi.
Il nuovo capo della chiesa di Roma è nato il 14 settembre del 1955 da padre di origini francesi e italiane e la madre di origine spagnola, con due fratelli John Joseph e Louis Martin.Laureato in matematica in Pennsylvania nel 1977 ma anche studioso di filosofia con un diploma in teologia a Chicago, entrò nell’ordine di santagostino nel 1981 quando prese i voti solenni.
Ha studiato diritto canonico all’università a San Tommaso d’Aquino e poi ordinato sacerdote nel 1982 nel collegio di Santa Monica.
Dopo aver conseguito la licenza nel 1984, nel mentre prepara il dottorato e la tesi assume il ruolo di priore locale dell’ordine di Sant’Agostino, nominato direttore delle vocazioni e direttore delle missioni. Nel 1985 raggiunge la missione in Perù occupasi della direzione del progetto di formazione degli aspiranti Agostiniani.
Per circa 11 anni ricopre incarichi importanti di direttore della formazione, di insegnante e nel 1999 viene eletto Priore provinciale a Chicago e per 4 anni viene scelto come priore generale.
Nominato da Francesco 2015 vescovo di Chiclayo e nel 2018 vicepresidente della conferenza episcopale in Perù.
Nel 2023 viene chiamato da Papa Francesco come prefetto del Dicastero dei vescovi , presidente della commissione per America Latina e successivamente promuovendolo arcivescovo.
Insomma una lunga carriera per questo nuovo Papa che certamente non era tra quelli nominati in questi giorni tra i possibili eletti.
Nel suo primo discorso iniziato con un invito alla pace, ha parlato di ponti e soprattutto forte della sua esperienza missionaria, ha parlato proprio di una chiesa missionaria aperta a tutti coloro che hanno bisogno.
Considerate le sue origini e il suo grande lavoro in giro per il mondo nonostante il luogo di nascita, viene considerato da molti il meno americano di tutti, con in tasca anche la cittadinanza peruviana.
Saluti e auguri da parte dei rappresentanti politici e dai capi di Stato di tutto il mondo.