Sassari: Diagnostica avanzata per la lotta al tumore al Seno

La Asl di Sassari ha recentemente potenziato i servizi per la diagnosi precoce e approfondita del tumore al seno, introducendo due metodiche diagnostiche avanzate. L’equipe di Senologia diagnostica ed interventistica della ScDiagnostica Territoriale e delle Cure Primarie, dallo scorso novembre, effettua mammografie con mezzo di contrasto (CEM) e biopsie sterotassiche sotto guida mammografica (VacumassistedbreastBiopsy, Vabb).

La CEM
È la più recente delle tecniche diagnostiche introdotte in senologia. un esame radiologico della mammella che associa informazioni morfologiche, come una mammografia standard, a quelle funzionali legate all’utilizzo del mezzo di contrasto. Viene usata come approfodimentodignostico nei casi dubbi o incerti all’aesame mammografico o ecografico, eseguito dal medico radiologo come completamento dell’ iter diagnostico.
La procedura dura circa 10/15 minuti ed e’ ben tollerata dalla paziente; si eseguono proiezioni mammografiche standard dopo l’iniezione di mezzo di contrasto per via endovenosa con delle tempistiche predefinite.
Negli ultimi dieci mesi sono state eseguite 300 Cem

LaVabb
Si tratta di una metodica all’avanguardia consente di rintracciare precocemente e con estrema precisione il tumore. Si tratta di una biopsia con agoaspirazione capace di valutare lesioni microscopiche anche precancerose o calcificazioni di dimensioni molto ridotte, anche se non palpabili.
La nuova tecnica, anche nota come Mammotome, permette di non ricorrere alla classica e più invasiva biopsia tradizionale,  attraverso un prelievo bioptico computerizzato e all’avanguardia, che fornisce risultati diagnostici del tutto efficaci. L’esame si svolge in ambulatorio e in un’unica seduta. Viene eseguito sotto guida di un mammografo digitale in 3d, ad alta definizione di immagini, capace di scoprire precocemente il 40% in più dei tumori mammari, rispetto alla mammografia tradizionale.
La procedura VABB può essere è necessaria quando una precedente mammografia ha già individuato lesioni sospette.

“La differenza con le biopsie tradizionali – spiega Ennio Murtas, direttore della SC Diagnostica Territoriale e delle Cure Primarie- è che la VABB consente di eseguire una biopsia, senza la necessità di ricorrere alla sala operatoria. L’esame quindi non è invasivo, senza complicazioni. Le pazienti non riportano cicatrici, e in meno di un’ora, possono tornare a casa”.
Negli ultimi dieci mesi sono state eseguite 150 Vabb

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