Deiana: “Ieri ennesima conferma del fallimento del sistema accoglienza”

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“In riferimento agli episodi accaduti ieri pomeriggio presso la struttura d’accoglienza a Predda Niedda, posso dire con certezza e rammarico che questo sistema di accoglienza è fallito: un integrazione inesistente e una situazione mal gestita sia dal punto di vista sanitario, che di sicurezza”. Lo racconta il consigliere comunale Daniele Deiana, che ieri si trovava sul posto e ha seguito la rivolta degli immigrati, che chiedevano di poter uscire, nonostante fossero in isolamento domiciliare, perché la maggior parte di loro sono risultati positivi al tampone.

Mi sono ritrovato ad assistere a scene di pura follia e non sicuramente di una protesta democratica e pacifica, vi è stata un assenza completa di regole e atti di violenza verbale e di pesanti minacce nei confronti delle forze dell’ordine, a cui esprimo solidarietà e vicinanza, che inermi dovevano subire le prepotenze e le continue offese da parte dei manifestanti. Tutto ciò – secondo Deiana – solo perché se avessero agito come la legge prevede sarebbero potuti essere accusati di essere dei fascisti”.

“Bisogna avere il coraggio di dire che tutto ciò che sta accadendo sta creando uno scontro sociale e non sicuramente derivante da un odio razziale, ma dalla mal gestione di un fenomeno d’immigrazione clandestina incontrollata con un sistema di accoglienza e integrazione palesemente fallimentare, dove l’unica cosa che conta è il business. Ieri pomeriggio ho assistito al manifestarsi di diversi reati e illeciti amministrativi e se la legge è chiara, e lo è, chi compie tali atti, dev’essere immediatamente rimandato nella propria terra. L’integrazione – aggiunge – sta nel vivere tutti insieme e rispettare le stesse regole, ieri, i manifestanti hanno dimostrato di non avere regole, anzi, di conoscerle ma non di volerle rispettare, dimostrando ampiamente di non essere degni di appartenere alla nostra comunità”.

“Il mio dissenso – precisa il consigliereva anche nei confronti di chi gestisce questi centri, perché i soldi stanziati non sono pochi e potrebbero essere spesi per migliorare la sorveglianza e tenere in sicurezza le strutture. Infatti, gli stessi ospiti del centro di accoglienza di Predda Niedda, di cui la maggior parte positivi al Covid, possono con tutta tranquillità lasciare lo stesso centro semplicemente scavalcando qualche muro e, anche se vi fosse un controllo fisso davanti alla stessa struttura da parte delle forze d’ordine, niente vieterebbe agli immigrati presenti di lasciare la struttura da altre vie di esodo. Ciò porta ad aggravare ancor di più l’emergenza sanitaria in essere, vanificando tutti i sacrifici che la popolazione e le attività stanno facendo per contrastare tale epidemia in città“.

“Quale membro della quinta e sesta commissione consigliare chiederò la convocazione delle stesse per capire come fronteggiare le problematiche sociali, sanitarie e di sicurezza derivanti da questi fatti incresciosi e dalla mal gestione del fenomeno immigratorio clandestino”, conclude Deiana.

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