Sostegni alle imprese, sindacati e associazioni chiedono ulteriori finanziamenti

palazzo regione sardegna

Attività interrotte o sospese, perdita di fatturato, mancanza di liquidità. Gli effetti devastanti della pandemia continuano a pesare sulle aziende sarde. Soprattutto in alcuni settori collegati al turismo, allo spettacolo e alle sagre paesane.

Un’emergenza che ha spinto la maggioranza del consiglio regionale a presentare una proposta di legge urgente con la previsione di uno stanziamento di 3,9 milioni di euro a favore dei titolari di imprese che operano nell’ambito delle feste e delle sagre. Una misura rivolta a una platea di circa 650 lavoratori: per ciascuno di loro si pensa ad un’indennità una tantum pari a 1000 euro per sei mesi. Il provvedimento è ora all’esame delle Commissioni “Lavoro” e “Attività produttive” del Consiglio regionale che in mattinata si sono riunite in seduta congiunta.

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Sono stati ascoltati i rappresentanti di Confindustria, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Associazione degli armatori per il trasporto dei passeggeri, Sindacato dei locali da ballo, Assoarmieri Sardegna, imprese pirotecniche. Da tutte le associazioni di categoria è arrivata la richiesta di un’integrazione delle misure di sostegno con l’inserimento di alcune categorie produttive finora escluse dai ristori.

Il presidente di Confindustria Sardegna, Maurizio De Pascale, ha sollecitato uno snellimento delle procedure per rendere immediatamente operativi gli interventi a favore delle imprese: “Le risorse devono essere spese subito altrimenti non servono, una soluzione potrebbe essere quella del ricorso alla fiscalità di vantaggio”.

Per il segretario regionale della Cna Francesco Porcu la proposta di legge andrebbe integrata con un ulteriore stanziamento di 2,4 milioni di euro a favore delle imprese dell’artigianato artistico: “Le imprese sarde, soprattutto quelle più piccole, sono in crisi di liquidità. I fondi messi a disposizione dal Governo finiscono quasi tutti nelle casse delle imprese medio-grandi”.

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Il direttore di Confcommercio Sud Sardegna, Giuseppe Stura, ha chiesto più attenzione per gli operatori commerciali dei mercatini settimanali ospitati in tutti i paesi della Sardegna. «Gli ambulanti non hanno beneficiato dei ristori – ha detto Scura – chiediamo per loro un contributo a fondo perduto di 2000 euro. Con uno stanziamento di due milioni si riuscirebbe a soddisfare una platea di 1000 operatori.

 

 

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