Mele (Lega): “I problemi dell’ospedale di Oristano non si risolvono con inutili polemiche”

consigliere regionale lega oristano

“Nella sanità oristanese e in quella sarda, in questi giorni durissimi di emergenza Covid, sono circolate notizie che riportavano tutto e il contrario di tutto, generando così solo maggiore confusione nei cittadini”. Annalisa Mele, consigliere regionale della Lega, commenta così le voci degli ultimi giorni sull’ospedale di Oristano.

“La realtà è che si sta lavorando senza sosta, tra vecchie e nuove difficoltà, in un contesto difficile, reso ancora più complicato da chi dovrebbe materialmente organizzare le risposte negli ospedali e sul territorio, perché non assolve al suo compito. Su questa situazione bisognerà ragionare molto seriamente”.

“È vero che il reparto Covid di Oristano era stato attivato e poi chiuso, perché fortunatamente non più necessario, ma è stato irresponsabilmente occupato dal reparto di chirurgia, lasciando in questo il presidio ospedaliero “scoperto” in caso di ripresa dell’epidemia. La dirigenza da luglio a settembre non si è preoccupata di allestire, come da direttive regionali, i 12 posti Covid di sub intensiva e 12 ad alta intensività. Inoltre si è dovuto chiudere il Pronto Soccorso perché sono arrivati 11 pazienti Covid positivi e non c’era il reparto dedicato per loro”.

“Dopo diverse sollecitazioni il reparto Covid è quasi pronto, ma si sono resi necessari 10 letti e, per velocizzare al massimo l’allestimento, si è andati a reperirli dove disponibili, Ospedale di Ghilarza. Questo ha generato una reazione da parte del Comitato e lascia davvero perplessi il boicottaggio e l’alzata di scudi che addirittura cerca di impedire questo prestito da un ospedale ad un altro in grave difficoltà, e che consentirebbe la riapertura del PS di Oristano”.

“A queste perplessità si aggiungono quelle dovute all’opposizione di un consigliere regionale. Non capisco questa continua mancanza di collaborazione e il sistematico alzare l’asticella della tensione, in un momento in cui tutti dovrebbero rendersi disponibili, magari anche semplicemente concedendo, senza proteste, 10 letti, per fronteggiare uniti questo virus che non ci dà tregua. I letti verranno ovviamente reintegrati. Intanto i pazienti ringraziano, poiché dal Pronto Soccorso potranno finalmente andare in un reparto di degenza, e sono grati anche quelli che troveranno aperto il PS, se dovessero averne bisogno. Sicuramente ci sarà stato qualche errore, solo chi non fa non sbaglia”.

“Sarebbe meglio smetterla con le polemiche gratuite e con la tecnica politica distruttiva. Il virus Covid – conclude la Mele – non si combatte con la strumentalizzazione a tutti i costi, anche per fini politici di immagine, ma con il lavoro quotidiano, alla ricerca faticosa delle soluzioni più concrete, sensate e operative”.

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