CRP ancora nel limbo, la Sardegna rischia di perdere due miliardi di euro

sede del centro regionale sardo per la programmazione

Dopo mesi di stallo, il 14 aprile è stato indicato il direttore generale del CRP (Centro Regionale di Programmazione). Il nome scelto dall’assessore Giuseppe Fasolino è stato quello di Eugenio Annicchiarico, dirigente di ASPAL, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro.

Una nomina molto importante per la Regione, perché il Centro coordina i piani e i programmi delle politiche di coesione e ha l’obiettivo di valorizzare le aree interne e costruire progetti di sviluppo che mettono in luce la potenzialità dei territori della Sardegna.

Sono passate due settimane da quando è stato scelto il direttore generale, ma la procedura della nomina effettiva è bloccata, perché il Presidente Solinas non ha ancora firmato il decreto, senza il quale Annicchiarico non può ricoprire la carica e svolgere le sue funzioni.

Un’ulteriore attesa che mette a rischio il Fondo europeo di sviluppo regionale 21-27, che vede destinato circa un miliardo e mezzo di euro alla Sardegna, unica regione in Italia a non essere ancora partita a causa dell’assenza prolungata proprio del direttore generale.

Oltre a questo, il pericolo è che l’Isola si presenti al Comitato di Sorveglianza del Just Transition Fund, previsto a Roma il 16 maggio senza un programma per richiedere i 400 milioni destinati al Sulcis. La nomina effettiva di Annicchiarico sbloccherebbe anche i pagamenti ai Comuni, che da tempo sono erogati a singhiozzo.

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