Territorio, tradizione e diversificazione sono le parole d’ordine per creare un prodotto di qualità che non intende conformarsi alla globalizzazione della grande industria agroalimentare. È questa la sintesi dell’incontro di “Chenamos in carrela” dedicato a “Le carni del territorio in cucina”, che nel weekend ha accolto numerosi visitatori a Villanova Monteleone.
Ad aprire le porte di casa stavolta è stata l’azienda Villanova Carni, una delle eccellenze imprenditoriali del territorio, che ha mostrato al pubblico i suoi prodotti di punta e descritto, attraverso la voce del titolare Antioco Marras, le modalità di promozione sul mercato.
L’idea è quella di valorizzare il concetto di diversificazione, ripartendo dal recupero della tradizione attraverso la riscoperta di prodotti che la ristorazione del nord Sardegna sta mostrando di richiedere e apprezzare. Dopo l’introduzione del presidente della proloco, Pietro Fois, e il saluto del sindaco Quirico Meloni, l’evento si è sviluppato in maniera costruttiva, impreziosito dal confronto con lo chef formatore Fabio Zago e il comunicatore Tommaso Sussarello.
Si è parlato inoltre di sostenibilità e dell’utilizzo delle parti apparentemente meno nobili dell’animale in un’ottica di lotta allo spreco,come nel caso di “su meltzadu”, una gustosa tipicità della tradizione villanovese: un prodotto di recupero da definire certamente non povero, anzi ricco sia nella sua complessità organolettica che nella preparazione e nel gusto.È un insaccato prodotto da carni di suino, che viene poi insaporito con sale e pepe, aglio e prezzemolo. Le parti sono tritate e inserite in un budello che viene poi sbollentato e preparato arrosto o in forno. Il risultato di questo tipo di operazioni è talvolta sorprendente.
Altro punto focale trattato durante il dibattito è stata l’indagine sulle esigenze della ristorazione territoriale, alla cui domanda si risponde proponendo un prodotto di qualità anche in termini di servizio.
Occorre, cioè, confezionare un prodotto su misura adeguato alle esigenze dei ristoratori, basate sulle aspettative di una clientela sempre più esigente.Ma la prima forma di qualità nasce anzitutto grazie ai pascoli di alta collina che,con il bestiame allo stato brado, permettono di ottenere carni particolarmente saporite.
Tra le altre eccellenze presentate hanno fatto la loro parte i salumi della tradizione villanovese, tra i quali la salsiccia stagionata, il guanciale, il lardo e la pancetta.Grazie all’impegno di uomini e donne della Proloco, le degustazioni hanno permesso al pubblico di assaporare arrosti di maiale, costine di pecora e salsiccia.
Il prossimo appuntamento in programma con “Chenamos in carrela”sarà il 24 maggio al ristorante PedrAmare con il laboratorio “Tipicità e alta gastronomia”. Sono in calendario il Laboratorio di Ciciones e alle 11 una Tavola rotonda che pone al centro il tema della “Tradizione gastronomica e produzione sostenibile”.
La manifestazione è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, il Ministero della Cultura, Funded by the European Unione, e rientra nel network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.