Festival Asincronie: il 3 giugno proiezione del documentario Premio Oscar “No Other Land” al Cinema Moderno di Sassari

Il cinema come atto di resistenza creativa contro la violazione dei diritti umani. Ė la missione con cui nasce “No Other Land” (Premio Oscar 2025 per il Miglior Documentario), straordinaria opera collettiva dei giornalisti e attivisti palestinesi e israeliani Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor, che martedì 3 giugno, alle 19.00 al Cinema Cityplex Moderno di Sassari, apre la 6ª edizione di Asincronie, il festival internazionale di cinema documentario e fotografia organizzato dal collettivo 4Caniperstrada, con il sostegno del Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna e Regione Sardegna, in programma fino all’8 giugno. La proiezione del film, in lingua originale con sottotitoli, per la prima volta a Sassari, è in collaborazione con le associazioni Mos, Ponti Non Muri, Emergency, Amnesty International, Noi Donne 2005, Alisso, Intersezioni Culturali (prenotazioni sul sito del Cinema Cityplex). Alla fine della proiezione seguirà una intervista extra dei registi in video.

“No Other Land” è un coraggioso atto di denuncia delle operazioni di espulsione forzata da parte dell’esercito israeliano sugli abitanti della regione di Masafer Yatta, in Cisgiordania, dichiarata “zona di addestramento militare chiusa”. L’obbligo di abbandonare i villaggi ha spinto gli abitanti a una strenua e disperata resistenza, diventata ancora più difficile dopo il 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas ad Israele. Basel Adra, uno dei registi di “No Other Land”, è nato a Masafer Yatta nel 1996 e per mezzo decennio ha documentato, con una rudimentale videocamera, l’arrivo di nuovi carri armati e di ruspe mandati da Israele. L’idea del documentario nasce dall’incontro di Basel con il giornalista israeliano Yuval Abraham, che decide di unirsi alla sua battaglia, insieme gli altri autori del film.

Dopo la proiezione di “No Other Land”, Asincronie si sposta al The Room (Emiciclo Garibaldi) per l’inaugurazione ufficiale della 6ª edizione, che prosegue fino a domenica 8 giugno. Tra gli eventi di quest’anno, le mostre fotografiche “Five From One” (Spazio Bunker) e “A Journey Back” (Sala Duce di Palazzo Ducale) del grande fotoreporter della Reuters Lou Dematteis, che arriverà al festival il 4 giugno con i curatori Claudio Domini e Palo Pisanelli per accompagnare il pubblico in una visita guidata della mostra, già aperta, al Bunker (il 6 giugno) e per l’inaugurazione di quella a Palazzo Ducale (il 7). Tra i documentari in proiezione, “Trains” (vincitore IDFA, 2024) alla presenza del regista, il maestro del documentario polacco Maciej Drygas (il 6 giugno, alle 21, al Cityplex). Tra gli incontri in programma, quello con il regista Giovanni Cioni e lo scrittore Giovanni Farina, con il podcast “9999. Una grande vita lunga”, che racconta la vita di Farina, tornato in libertà nel 2024, dopo aver scontato 40 anni di carcere (4 giugno, h.17:30, Spazio Bunker); e quello con il poeta Alberto Masala, che presenta il suo libro, “Una cantada” (Catartica Edizioni), sabato 7 giugno, alle 18.30, al Giardino di Torre Tonda. Da segnalare, infine, il laboratorio di ricerca urbana, ecologia politica e pratiche dell’ascolto “Linfa”, a cura di Studiovuoto , con Valeria Muledda e Dario Bottazzi.

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