Bardunfula Fe’ 2025: prende il via a Sassari il festival delle Culture e delle Letterature delle nuove generazioni

Presentata presso la Camera di Commercio di Sassari la sesta edizione di Bardunfula Fe’, il festival letterario e culturale dedicato a bambine, bambini, ragazze e ragazzi, organizzato dall’Associazione Il Colombre APS, con il sostegno della Camera di Commercio nell’ambito del progetto “Salude & Trigu“, Fondazione di Sardegna, Regione Sardegna e patrocinato dal Comune di Sassari. A raccontare l’evento e il ricco programma 2025, il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, il rappresentante dell’ente camerale Paolo Murenu, l’organizzatore Daniele Salis, insieme a Stefania Asara e Giuliana Tatiana, insegnanti dell’Istituto comprensivo San Donato, oltre a Claudia Soggiu coordinatrice dei laboratori del Festival.

Dal 13 al 25 maggio 2025, Sassari ospiterà un ricchissimo programma con oltre 50 eventi tra laboratori, incontri con autori e autrici, mostre, installazioni artistiche, giochi e spazi di lettura condivisa. Il tema di quest’anno, “Per fare la Pace”, attraversa e connette ogni iniziativa, richiamando l’urgenza di costruire relazioni fondate sulla comprensione, l’inclusione e la creatività condivisa.

Un festival per bambini e bambine, ragazzi e ragazze ma anche per l’intera comunità 
Il Bardunfula Fe’ è un festival intergenerazionale e diffuso, dedicato alla costruzione di una comunità educante e all’incontro tra generazioni, territori e linguaggi. Giunto alla sua sesta edizione, il festival si conferma tra i principali appuntamenti culturali della Sardegna rivolti alle nuove generazioni, con un percorso annuale che attraversa l’intera isola. Con oltre 50 appuntamenti, più di 30 ospiti nazionali e internazionali e attività diffuse da maggio a dicembre, il Bardunfula Fe’ conferma la sua natura di festival diffuso, intergenerazionale e ad alta densità educativa e culturale, dedicato alla costruzione di una comunità educante plurale, inclusiva ed ecologica.

Un festival tematico: “Per fare la Pace”
Tema centrale dell’edizione 2025 è “Per fare la Pace”, un invito a riflettere su conflitti, convivenze, diversità e costruzione collettiva di nuovi linguaggi di pace.
Attraverso laboratori, incontri, installazioni artistiche, mostre e attività performative, il Festival indaga l’alfabeto nascosto della pace, con l’ambizione di renderla quotidianità, gesto, narrazione condivisa. Ad aprire le riflessioni, l’incontro con il poeta palestinese Samer Abu Hawwash, autore del libro “Dal fiume al mare”, e due eventi con la scrittrice e illustratrice francese Nadja Belhadj, che affronterà i temi dell’ecologia, della biodiversità e del corpo attraverso le storie.

Un videoclip per la Pace
In conferenza stampa è stato inoltre presentato in anteprima assoluta il videoclip ufficiale del Fe’ 2025, realizzato a partire dalla poesia inedita Per fare la Pace, scritta per il Fe’ dallo scrittore Simone Perazzone, con le riprese e la regia di Mattia Uldanck.. La poesia è stata musicata, cantata e trasformata in un videoclip coinvolgendo attivamente un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole partner del Festival. Il risultato è un’opera corale e potente, che incarna lo spirito del Fe’ e ne racconta in immagini e suoni l’anima più profonda: quella della Pace come scelta, gesto quotidiano e pratica condivisa. (videoclip)

L’anteprima: Samer Abu Hawwash e la poesia come resistenza
L’inaugurazione del festival avviene con un momento di grande intensità culturale ed emotiva: il 13 maggio alle 17.30, alla Biblioteca Comunale di Sassari, l’incontro con il poeta palestinese Samer Abu Hawwash, che presenterà il suo libro Dal fiume al mare. Un evento organizzato in collaborazione con il Festival Bookolica e l’associazione Ponti non Muri, seguito il giorno dopo da un incontro con gli studenti dell’Istituto Tecnico Salvator Ruju.
Dal fiume al mare si snoda attraverso una serie di considerazioni e pensieri del poeta sulla condizione umana a partire da quanto avviene nella Striscia di Gaza. Un genocidio cui assiste e assistiamo da lontano e che, nonostante l’immediatezza delle immagini, è spesso difficile da raccontare.

BardunfuLab: educare alla creatività
Uno dei cuori pulsanti del Festival è la programmazione BardunfuLab, una serie di laboratori tematici che coinvolgono le scuole del territorio e il pubblico, suddivisi per fasce d’età. Dalla drammatizzazione letteraria all’illustrazione, dal gioco teatrale alla narrazione collettiva, i BardunfuLab sono spazi di co-costruzione del sapere, di gioco consapevole e di libertà creativa.

Tra i più attesi, “Scontri creativi” di Matilde Marras, un percorso in tre tappe per trasformare i conflitti in risorsa narrativa; “Lettera A…” di Ruggero Poi sulla scrittura epistolare come strumento di relazione; “Libro carosello” di Lughené per mescolare narrazioni e forme del libro. I laboratori sono gratuiti o prevedono una simbolica quota di 3 euro destinata a sostenere i progetti dell’Associazione Ponti non Muri per la popolazione palestinese.

Le installazioni partecipative: arte e comunità
Il Fe’ 2025 ospita numerose installazioni artistiche partecipative che trasformano gli spazi pubblici in luoghi simbolici e condivisi. “Questo non è un muro” è un murales collettivo lungo le cancellate dei Giardini Pubblici di Sassari, dove chiunque può scrivere il proprio “ingrediente per fare la pace”. Parallelamente, l’opera “L’albero della pace“, curata dal gruppo Theatre en Vol, si costruisce con i pensieri, le mani e le voci dei partecipanti, simbolo di crescita condivisa e speranza.

Gli spazi del Fe’: giardini, biblioteche, città
La manifestazione si snoda nei luoghi simbolo della città di Sassari: dalla Biblioteca Comunale di Piazza Tola, cuore delle attività scolastiche e laboratoriali, ai Giardini Pubblici delle Due Fontane, epicentro della tre giorni finale (23–25 maggio). Qui troveranno spazio lo storico Ufficio Poetico del Festival Tuttestorie di Cagliari, lo Spazio Libreria a cura della Libreria Dessì, lo Spazio Biblioteca con le letture accessibili del Sistema Bibliotecario Sassari, i Grandi Giochi in Legno e lo spazio prima infanzia Dae Minoreddos.

Una rete in crescita: il Fe’ in viaggio
Il Bardunfula Fe’ non si esaurisce a maggio. Nel corso del 2025, il Festival si sposterà in altre località della Sardegna: Porto Torres, l’Asinara, Tempio Pausania, Orani, Alghero, Lanusei, con progetti e laboratori itineranti. Il format “Bardunfula in valigia” permette al Fe’ di raggiungere territori marginali, valorizzare il patrimonio locale, stringere alleanze con musei, biblioteche, festival, associazioni e scuole.

Reti, numeri e collaborazioni
Il Fe’ 2025 si fonda su un modello di rete che coinvolge oltre 60 partner locali, regionali e nazionali: tra gli altri, la Fondazione Pistoletto, Internazionale Kids, Off Fair del Bologna Children’s Book Fair, Ridda Selvaggia a Lanusei, il Museo Organica, i Festival Tutt’estorie, Bookolica, Fino a leggermi matto, la Fiera del Libro di Iglesias.

Il Fe’ è inoltre partner di Tutto d’un Tratto, piccolo festival di illustrazione del Museo  Nivola ad Orani. Fondamentale è la collaborazione con le scuole coinvolte nel progetto, impegnate in un percorso continuativo che ha l’obiettivo di rendere protagonisti ragazze e ragazzi, sia nelle scelte editoriali sia nella pratica organizzativa. Durante la mattinata di sabato 24 maggio, ai Giardini Pubblici, le classi dell’Istituto Tecnico Salvator Ruju, a indirizzo professionale Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, proporranno una serie di attività laboratoriali dedicate ai bambini e alle bambine della scuola primaria. Altre scuole coinvolte nel progetto sono quelle dell’Istituto Comprensivo San Donato, anche grazie all’interconnessione con il progetto che l’Istituto ha vinto nel bando di Fondazione di Sardegna “Scuola bene comune”.

L’illustrazione simbolo dell’edizione 2025 è stata realizzata da Giovanni Colaneri, giovane autore tra i più riconosciuti dell’editoria per l’infanzia in Italia.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti