A Sassari la presentazione del progetto scientifico dedicato alla storia del Consiglio regionale della Sardegna, sostenuto dalla Fondazione Antonio Segni: martedì 17 giugno alla Fondazione di Sardegna.
Un bilancio inedito dei 75 anni del Consiglio regionale della Sardegna, tra autonomia, trasformazioni sociali e modernizzazione dell’isola, nel contesto della Repubblica e del regionalismo italiano. Sarà Sassari ad ospitare, dopo la presentazione a Torino in occasione XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, il progetto scientifico e culturale che ha portato nei mesi scorsi alla pubblicazione del volume “Il Consiglio regionale della Sardegna” curato dai professori Antonello Mattone e Salvatore Mura, edito dalla casa editrice Ilisso di Nuoro e sostenuto dalla Fondazione Antonio Segni. Il volume, articolato in sei parti, gode del contributo di oltre trenta autori, studiosi e addetti ai lavori con sensibilità e attitudini scientifiche diverse che arricchiscono un’opera sinora mai realizzata, ultimo capitolo della più grande storia secolare dell’autonomia sarda.
L’opera verrà presentata martedì 17 giugno alle 17.00 nella sala Conferenze della Fondazione di Sardegna a Sassari, in via Carlo Alberto 7. Il libro si colloca idealmente in continuità con gli Acta Curiarum Regni Sardiniae, la collana promossa dal Consiglio regionale della Sardegna dedicata agli antichi Parlamenti sardi. Nella panoramica degli studi sulla storia della Sardegna contemporanea non vi era ancora a disposizione un’opera di sintesi sul Consiglio regionale che potesse costituire una sorta di bilancio dell’attività svolta in oltre settant’anni di autonomia. Questo volume si lega indirettamente all’esigenza, particolarmente avvertita, di un rilancio dell’istituzione rappresentativa che negli ultimi anni, forse addirittura nell’ultimo trentennio, è in crisi, tanto che all’orizzonte si fa fatica a scorgere una nuova stagione. L’opera di quasi 400 pagine ambisce a rappresentare un‘occasione di riflessione e confronto, sull’assemblea legislativa regionale che nonostante le sue contraddizioni, costituisce ancora un patrimonio acquisito e irrinunciabile del popolo sardo.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu, del sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia e del presidente della Fondazione Segni, Mario Segni, sono previste le relazioni del professor Maurizio Cau, docente di Storia delle istituzioni politiche alla FBK – Istituto storico Italo- Germanico e della professoressa Stefania Parisi, docente di Diritto costituzionale all’ Università Federico II di Napoli. Interverranno Nanni Campus, già senatore e consigliere regionale, Gianfranco Ganau, già presidente del Consiglio regionale della Sardegna e Eliseo Secci, presidente dell’Associazione tra gli ex consiglieri regionali. Coordinerà i lavori Elisabetta Pilia, assessora regionale della Pubblica istruzione con la Giunta Soru.