A Oristano e Sanluri i musei della Sardegna giudicale

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Investire in cultura per valorizzare e rendere fruibile al pubblico il nostro immenso patrimonio storico. Con queste parole il Presidente della Regione Christian Solinas annuncia che la Regione realizzerà il Museo e centro di documentazione della Sardegna Giudicale, previsto nel “Sistema Regionale dei Musei. Piano di razionalizzazione e sviluppo.

L’Amministrazione regionale, in quanto soggetto titolare del futuro Museo, metterà a disposizione le risorse da destinare alla realizzazione del museo e per le ulteriori opere che si renderanno necessarie per suo il funzionamento, con la forma di gestione più idonea, che sarà individuata in accordo con i partner istituzionali coinvolti.

Confermata oltre alla sede di Palazzo Arcais ad Oristano anche quella di Sanluri, nell’edificio ex Monte Granatico, in virtù della sua vocazione culturale legata alla valorizzazione delle testimonianze dell’epoca medievale e del valore identitario per la civiltà giudicale della Sardegna, in quanto esempio di borgo fortificato da mura e castello medioevali ed in considerazione del fatto che le sue campagne sono state teatro de Sa Battalla il 30 giugno del 1409.

L’Accordo di Programma Quadro in materia di Beni Culturali ha destinato per la realizzazione del Museo Giudicale la somma di 3 milioni di euro.

L’Assessorato Regionale alla Cultura svolgerà il ruolo di coordinamento per garantire un efficace ed efficiente avanzamento della progettazione e della realizzazione degli interventi, mediante incontri periodici al fine di tenere costantemente aggiornate le parti coinvolte nella realizzazione di entrambe le sedi del museo.

“ Inoltre – dice l’assessore Andrea Biancareddu – verrà richiesto al Ministero della Cultura, in qualità di soggetto titolare del Museo, di confermare la disponibilità dei due relitti di barche di epoca giudicale rinvenuti nel corso degli scavi del porto antico di Olbia (conservati nei depositi della sede di Olbia della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro), da esporre, previo restauro, nella sede di Palazzo Arcais di Oristano”.

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