Scontro mortale tra barche a Olbia, c’è un indagato

olbia

L’uomo, residente in Lombardia, che guidava il motoscafo che sabato mattina si è scontrato con la barca a vela su cui viaggiava Alberto Filosi, il 69enne milanese deceduto in seguito all’impatto, è formalmente iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. L’ha deciso la Procura di Tempio, la cui inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, alla luce delle ultime risultanze delle indagini condotte dagli uomini della capitaneria di porto di Olbia.

LEGGI ANCHE: TUTTE LE APERTURE IN VIGORE DA OGGI 31 MAGGIO IN SARDEGNA

Sebbene per ora gli inquirenti scelgano di mantenere il massimo riserbo, non è da escludere alcuna ipotesi sull’incidente.

Secondo le prime ricostruzioni pare che sia stato il semicabinato “Argo I”, a bordo del quale si trovavano anche altre tre persone, ad incrociare la rotta della barca a vela “Sea Fever II” su cui viaggiava la vittima insieme alla moglie, soccorsa in stato di choc ma illesa, a mezzo miglio dall’attracco turistico di Portisco, davanti alla Costa Smeralda. Resta da capire se l’impatto sia conseguenza di un’imprudenza, di una distrazione, di imperizia o di un guasto. Intanto nella tarda mattinata di oggi gli investigatori riferiranno qualcosa di più al magistrato anche a questo riguardo. Sempre oggi l’autopsia sul corpo di Filosi dovrebbe chiarire le cause del decesso. (ANSA)

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti