Sassari. Campus: “Costretti a chiudere tutto, se le regole non verranno rispettate”

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“Sarebbe una sconfitta per tutti, anche perché una chiusura decisa da un sindaco non prevede ristori. Ma dovremo agire se i cattivi comportamenti continuassero a impedire il calo dei positivi in rapporto ai tamponi eseguiti”. È quanto ha dichiarato questa mattina, il sindaco di Sassari, Gian Vittorio Campus, dopo aver elencato tutte le sanzioni comminate nell’ultimo fine settimana.

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“Dagli esercenti che non rispettano le misure anti-assembramento ai commercianti che eludono orari e giorni di chiusura, dai giovani che non vanno a scuola e si incontrano nei bar e nelle piazze ai cittadini che devono denunciare le infrazioni. Tutti devono far sì che la situazione si normalizzi, Sassari è in condizioni peggiori rispetto a quasi tutta l’isola, Nuoro esclusa. Il dato da zona rossa è rientrato, ma in una settimana siamo passati dal 13% al 16%, che non fa ben sperare”.

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Il sindaco invita al rispetto delle regole, perché “sarebbe assurdo chiudere tutti i bar per colpa di chi infrange le norme, ma i dati e i comportamenti cui si assiste ci inducono a valutare anche scelte drastiche. L’obiettivo è di evitare altre restrizioni per il periodo natalizio, ma desta preoccupazione il disordine che si continua a osservare. A questi, si aggiungono altri 4 bar puniti dai carabinieri. Molti esercenti non badano alla multa, ma stiamo studiando delle misure punitive che prevedono la chiusura dell’attività per un certo periodo. Perché è giusto punire solo chi infrange le regole, senza chiudere nessuna via, ma se il numero dei contagi sale ulteriormente, dovremo attuare misure più drastiche. Stringiamo ancora la maglia dei controlli, ma se non cambia dovremo punire anche chi non lo merita”.

“Ringrazio – ha rimarcato il sindaco – tutti i cittadini che hanno segnalato i comportamenti non a norma delle persone e che hanno permesso di punirli. Il sistema sta facendo degli sforzi e tutti dobbiamo dare una mano”.

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