CasaPound: “Centro immigrati Monastir aumenta pericolo in città”

immigrazione sardegna

CasaPound ha affisso tre striscioni goliardici recanti le indicazioni per raggiungere il centro di accoglienza di Monastir dalle tre principali strade che collegano le spiagge luogo dei più frequenti sbarchi

“Alla luce del crescente numero di sbarchi che avvengono in tutta la costa del sud Sardegna – dichiara il movimento in una nota – abbiamo deciso di affiggere, nella SS 195, SS 125 e SS131, degli striscioni goliardici per indicare ai clandestini la distanza al centro di accoglienza, dato che ormai vengono quotidianamente raccolti dalle spiagge e portati a Monastir, rendendo la situazione nel paese invivibile, come reso noto anche dal sindaco in un recente comunicato in cui a causa del crescente pericolo causato dai clandestini nel paese, chiede un maggiore intervento delle forze dell’ordine”.

“Tredicimila immigrati irregolari arrivati nel 2021 in Italia – prosegue il comunicato – di questi varie centinaia in Sardegna: il triplo del 2020 e nel 2022 non andrà certo meglio, lo dice la cronaca di questi giorni. Sono ormai anni che gli sbarchi clandestini dall’Africa del Nord interessano le coste sud della nostra isola: prima quasi esclusivamente nella zona sud occidentale, per arrivare ad oggi quando quasi quotidianamente approdano clandestini da Villasimius a Sant’Antioco. Mentre continua la scandalosa condotta di questo governo che non riesce a porre un freno a questo dramma, ricordiamo che se gli arrivi sonO triplicati, i morti in mare sono raddoppiati, grazie appunto all’inazione del ministro degli interni Lamorgese e delle impunite attività criminali delle cosiddette ONG. Nel caso specifico dei “nostri” clandestini poi, non ci stancheremo mai di ricordare che sono in massima parte di nazionalita’ tunisina o algerina, quindi puri migranti economici senza nessun diritto di ottenere un permesso di soggiorno. Ma questo lo sanno anche loro, visto il tipo di attività alla quale si dedicano in Sardegna: le cronache quotidiane parlano di risse, furti, vandalismi, prepotenze e hanno come logica conseguenza la crescita del degrado e dell’ insicurezza”.

“Infine, come bella ciliegina sulla torta – conclude la nota – quando vengono intercettati, gli sbarcati vengono trasferiti a Monastir, in un centro fatiscente già scenario di tensioni, rivolte e violenze varie, dal quale hanno diritto di andare e venire a loro piacimento. E ce ne siamo resi conto, se ne sono accorti soprattutto i cittadini di Monastir e dintorni, ai quali va tutta la nostra solidarietà”.

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