Sassari. Proposta l’intitolazione di una via a Piersanti Mattarella

sassari alivesi

“Questa proposta di commemorazione non deve essere uno stanco rituale ma una occasione per riflettere sull’attualità. Se a Piersanti Mattarella fosse stato consentito di continuare la sua opera politica e amministrativa il Meridione d’Italia non si troverebbero nelle attuali condizioni di isolamento sociale ed economico. Le cosiddette “carte in regola” di cui parlava Mattarella erano e sono la condizione preliminare per un ordinato sviluppo”. Esordisce così il primo firmatario dell’Ordine del Giorno, Manuel Alivesi, che avanza la proposta di intitolare una via di Sassari a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Sicilia barbaramente ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980.

“Il merito maggiore di Piersanti Mattarella – ricorda Alivesi – è stato quello di avere saputo accettare la sfida dell’innovazione. Il Paese avrà davvero le “carte in regola” quando tutti, nessuno escluso, parteciperanno al necessario processo di cambiamento. Commemorare Piersanti Mattarella vuol dire soprattutto ripercorrere il rigore civile, la forza morale, la generosità del suo ottimismo ed a quella risorsa umana di cui spesso la politica è orfana, ovvero la capacità di saper dire dei “no”. Significa anche ricordare la sua formazione cattolica che costituisce e costituiva palesemente per tutti, anche per i mafiosi, quel paradigma etico a cui si abbeverava da sempre Piersanti Mattarella”.

“Piersanti Mattarella – aggiunge – è stato un uomo che ha mantenuto alta la dignità della politica e delle istituzioni. Nella sua battaglia contro la mafia ha parlato all’Italia ed ha lasciato l’eredità di una politica concepita con uno sforzo altissimo di impegno civile. Ci ha consegnato l’idea che per lo sviluppo è necessaria un’amministrazione efficiente ed efficace. Ci ha indicato una strada: la libertà dalla paura. Convinto fino in fondo che il modo migliore per sconfiggere la paura è il dialogo con il diverso da sé. Il compromesso storico non era per lui una formula politichese; era la convinzione di una visione, del “dialogo con l’altro”. Piersanti Mattarella fu vittima di un potere criminale e mafioso, comunque eversivo. Un potere criminale e mafioso che era un sistema ad alleanze variabili, che andavano dall’eversione fascista fino alla criminalità di borgata. Un potere capace di mettere insieme elementi che sembrano lontanissimi: la dimensione internazionale e quella più locale”.

“Piersanti Mattarella, nella sua importante esperienza di Presidente di Regione, prestò attenzione con atti concreti e con leggi al tema del bilancio essendo eversivo rispetto ad un sistema che non voleva trasparenza dei conti pubblici regionali. Ha prestato attenzione – prosegue il consigliere – all’apparato burocratico, convinto che la riforma della burocrazia fosse condizione indispensabile per la trasparenza e l’efficienza. Ha prestato attenzione ai servizi resi ai cittadini e per essi ai Comuni della Regione che ha amministrato, la Sicilia. Fu anche quella un’operazione che apparve eversiva, sottraendo al potere indiscriminato e spesso mafioso degli assessorati regionali decine di miliardi di lire, che furono distribuiti ai Comuni perché dessero servizi ai cittadini”.

“È quanto mai importante sottolineare la sua attenzione per il sistema dei lavori pubblici, con la eversiva modifica radicale del sistema dei collaudi e l’eversiva rotazione dei dirigenti.
Erano questi gli elementi di quella che lui chiamava la “politica delle carte in regola”.
Piersanti Mattarella -aveva uno straordinario rispetto per il primato della politica, coniugato con la tensione etica, richiamata dall’articolo 54 della Costituzione. Da Presidente della Regione Sicilia, aveva capito come superare la marginalità geografica della sua Regione che sarebbe diventata anche marginalità economica: infrastrutture, semplificazione, legalità, lotta alla speculazione edilizia: il Presidente dalle carte in regola, appunto”.

“Oggi, come ieri, vogliamo essere accanto a Piersanti volendolo onorare con questa proposta di intitolazione di una via cittadina di Sassari, affinché questa commemorazione possa rinnovare la memoria e gli ideali di chi, come Piersanti Mattarella, voleva una società più equa ed ha dato la sua vita per la crescita, soprattutto morale, del nostro Paese“, conclude Alivesi.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti