L’Università di Sassari riattiva il servizio di prestito bibliotecario

studiare a sassari

L’Università degli Studi di Sassari ha riattivato il servizio di prestito bibliotecario a partire dal 14 maggio per venire incontro alle richieste dell’utenza.

Al fine di garantire il rispetto delle norme igieniche e di distanziamento personale, per tutta la durata dell’emergenza covid-19 sarà possibile usufruire del servizio solo su prenotazione tramite catalogo e su appuntamento.

Per prenotare i libri e le risorse documentali, si potrà accedere alla pagina Unissearch del Sistema Bibliotecario di Ateneo dal link https://www.uniss.it/sba. Al termine della procedura (descritta passo passo in questa pagina https://www.uniss.it/sites/default/files/sba/tutorial_per_la_prenotazione_di_libri_su_unissearch_0.pdf) ci si recherà in biblioteca nel giorno e nell’ora indicata.

Le otto biblioteche del sistema bibliotecario riceveranno il pubblico il lunedì e il giovedì, con l’eccezione della Biblioteca di Scienze sociali “A. Pigliaru”, in viale Mancini, che riceverà anche il mercoledì mattina.

Per tutelare utenti e lavoratori, l’accesso alle strutture dovrà avvenire secondo regole molto precise consultabili sulla pagina dedicata (https://www.uniss.it/sistema-bibliotecario/servizi/prestito-su-appuntamento-tramite-prenotazione). Tutti gli altri servizi continueranno a essere erogati a distanza. Una volta restituiti, i volumi dovranno essere sanificati e potranno essere reimmessi in circolazione dopo 72 ore. Ciò potrebbe rallentare il normale ritmo delle operazioni, ma per aumentare il flusso dei prestiti, la durata ordinaria del prestito è stata rimodulata da 30 a 15 giorni.

Tutte le informazioni sono sulla pagina https://www.uniss.it/sistema-bibliotecario/servizi/prestito-su-appuntamento-tramite-prenotazione

Per chiarimenti o richieste di informazioni restano attivi recapiti telefonici e indirizzi e-mail delle singole biblioteche disponibili a questo link: https://www.uniss.it/sistema-bibliotecario/biblioteche

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti