Solinas: “La Regione al fianco del mondo agropastorale”

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“La Regione e tutti i sardi sono vicini agli allevatori e agli agricoltori che oggi a Cagliari come in tutta Italia chiedono, civilmente e pacificamente, che lo Stato ascolti il loro appello. L’aumento delle materie prime e dell’energia ha fatto lievitare i costi di produzione delle aziende colpendo soprattutto alcuni settori, dal lattiero-caseario al suinicolo, che oggi sono allo stremo. Il nostro sistema agropastorale è una ricchezza produttiva e identitaria, un patrimonio di tutta l’Isola e va tutelato a ogni costo”. Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, esprimendo la sua solidarietà agli agricoltori e agli allevatori presenti alla manifestazione oggi a Cagliari, alla quale partecipa anche l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

“In questi ultimi anni – aggiunge il presidente Solinas – la Regione non si è mai tirata indietro sostenendo senza soluzione di continuità tutto il comparto. Stiamo portando avanti quel processo di modernizzazione e di semplificazione che abbiamo avviato all’inizio della legislatura. Il passaggio di Argea al ruolo di organismo pagatore regionale ci ha consentito di recuperare terreno sul fronte dello smaltimento delle pratiche e dei pagamenti e ora serve un ulteriore sforzo per eliminare tutte le inutili lungaggini burocratiche, garantire liquidità alle aziende e accorciare i tempi dell’erogazione dei pagamenti a tutto vantaggio degli agricoltori sardi che in questi ultimi anni hanno dovuto difendersi dagli effetti devastanti della pandemia”.

“L’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime e dell’energia che tutti stiamo subendo in questo periodo è un tema sul quale solo lo Stato e soprattutto l’Europa possono dare risposte concrete ed efficaci in tempi rapidi. Una delle ragioni fondamentali della costruzione europea risiede proprio nell’esigenza di difendersi meglio dalla turbolenza dei mercati, attutendone le conseguenze sui prezzi per cittadini e imprese”, prosegue il Presidente, concludendo che “l’Unione europea e lo Stato hanno in questo frangente l’occasione per dimostrare che non sono soltanto un sistema di vincoli, sanzioni, lacci e lacciuoli burocratici, ma che rappresentano un sostegno concreto ed efficace per i cittadini, le imprese e il mondo delle campagne”.

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