Il direttivo del Centro studi Agricoli, presieduto dal Presidente Tore Piana e dal Vice Presidente Stefano Ruggiu, si è riunito venerdì, per analizzare la situazione della siccità che ha colpito il Nord Ovest della Sardegna e che a causa dei bacini del Cuga e del Temo vuoti, sta determinando forti restrizioni da parte del Consorzio di Bonifica della Nurra nella erogazione dell’acqua a uso irriguo.
“Nell’ultima riunione pubblica, il Consorzio di Bonifica comunicava agli agricoltori le restrizioni totali sulle coltivazioni di angurie, meloni, mais, consentendo l’irrigazione di altre colture. Preso atto che sono numerosi gli agricoltori presenti nel comprensorio del Consorzio di Bonifica della Nurra, che coltivano Angurie, Meloni, Mais e altri ortaggi, il danno economico, per queste aziende agricole, si sta rivelando molto serio e drammatico” – affermano Tore Piana e Stefano Ruggiu – “E se si sperava sulle piogge tardive che potevano accumulare acqua nel bacino del Cuga, queste pur essendoci state si sono rivelate completamente insufficienti per le esigenze”.
“Il Direttivo del Centro Studi Agricoli, dopo un attento esame della critica situazione, ha preso la decisione di lanciare un forte appello all’Assessore regionale all’agricoltura e a tutti i consiglieri regionali, affinché stabilisce da subito i criteri di indennizzi agli agricoltori a cui si impedisce di coltivare gli ortaggi e le colture di cui avevano a suo tempo fatto richiesta al Consorzio di Bonifica della Nurra, inoltrando la regolare domanda irrigua, sulla base degli avvisi dello stesso Consorzio Nurra. Il Centro Studi Agricoli, ribadisce un secco No all’applicazione di indennizzi in regime di DE MINIMIS sulla base del DLvo 102 Aiuti di Stato, che comporterebbe un calcolo complicatissimo per stabilire gli importi degli indennizzi e allungherebbe i tempi di mesi di concessione se non di anni”.
“Il Centro Studi Agricoli propone la predisposizione e l’approvazione da parte del Consiglio Regionale di una Leggina Regionale di soli tre articoli, dove vengono stabiliti gli aiuti con cifre fisse UNA TANTUM per superficie a Ettaro di coltura non coltivata, sulla base delle domande a suo tempo presentate dagli agricoltori. Legge regionale che verrebbe in via preliminare consultata con il commissario Europeo a Bruxelles e dopo il nulla Osta di Bruxelles, approvata in via definitiva dal Consiglio Regionale della Sardegna. In questo modo si uscirebbe dal regime del DE MINIMIS degli aiuti di Stato e si toglierebbero definitivamente del 90 % tutti i calcoli cervellotici sul calcolo dei danni e dei rimborsi, si eviterebbe tutta la burocrazia in fase di domanda e di accoglimento e si stabilirà rebbe la cifra di rimborso per mancato reddito, sulla base del calcolo della PLV per singola coltura. Rimborsi che potrebbero così arrivare nelle tasche degli agricoltori penalizzati, entro massimo 3 mesi”.
Il direttivo del CSA inoltre “ribadisce la necessità oramai non più rinviabile di riportare il bacino del Cuga al solo scopo di utilizzo irriguo, permettendo così l’invaso delle acque depurate provenienti dal Depuratore di Sassari nei 12 mesi, consentendo così di non perdere e scaricare in mare le acque depurate negli 8 invernali, una assurdità oggi incompressibile”, concludono Piana e Ruggiu.