Salgono a 225 milioni le risorse contro lo spopolamento dell’Isola

palazzo regione sardegna

Salgono complessivamente a 225 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione contro lo spopolamento attraverso le tre principali linee d’azione (bonus nascita, agevolazioni per le attività produttive, mutui prima casa). Con l’integrazione di 60 milioni di euro nel triennio (20 ad annualità) stanziati attraverso l’ultima variazione di bilancio per le attività produttive nei Comuni sotto i 3mila abitanti, sarà possibile soddisfare tutte le richieste che perverranno. La misura prevedeva già uno stanziamento di 60 milioni di euro che ora diventano 120 e si sommano agli altri stanziamenti (45 milioni per i mutui prima casa e 60 milioni per i nuovi nati).

“Supportare lo sviluppo imprenditoriale nei piccoli comuni e favorire la capacità di fare impresa rientra nella pluralità degli interventi a cui stiamo dando corso con determinazione e impegno dall’inizio della Legislatura – spiega il Presidente della regione, Christian Solinas – Abbiamo accolto la sfida della modernizzazione della nostra Isola che deve necessariamente passare anche per la lotta all’isolamento dei territori e alla desertificazione delle aree interne. Stiamo lavorando affinché ogni Comune e ogni territorio, soprattutto i più piccoli e i più fragili, possano avere la capacità di riscattarsi e generare crescita e sviluppo duraturi”.

“Abbiamo deciso di intervenire nuovamente su un capitolo che consideriamo strategico, quello relativo alla lotta allo spopolamento, perché l’analisi dei dati ad oggi mostra una crescita delle aperture che all’approvazione della manovra non era stimabile”, ha spiegato l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Anche grazie a questo ulteriore stanziamento – ha proseguito l’Assessore Fasolino – puntiamo a favorire la rinascita dei piccoli Comuni perché diamo la possibilità alle famiglie e alle imprese di vivere appieno quelle realtà territoriali che a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’esodo giovanile rischiano di morire”.

La norma prevede la concessione di un contributo da 15mila euro a 20mila euro per l’apertura di nuove attività nei centri a rischio spopolamento. In sostanza, ogni nuova attività aperta e ogni trasferimento di attività nel territorio dei Comuni con una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti riceverà un contributo a fondo perduto pari a 15mila euro, che diventano 20mila qualora si incrementi l’occupazione.

A questa misura, a partire dal 2023 si aggancia quella di accompagnamento delle imprese (comprese le nuove) che prevede, appunto dal prossimo anno, un contributo nella forma del credito d’imposta fino al 40% delle imposte versate, con il fine di sgravare le attività economiche dagli elevati costi dell’imposizione fiscale.

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