Pedoni (FdI Sassari): “I sindacati non tutelano i dipendenti Forestas”

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“Ancora un rinvio, l’ennesimo, dopo l’incontro dello scorso 12 febbraio tra sindacati e la Regione, per la conclusione della vertenza dell’ Agenzia Forestas. Sembra ormai senza fine l’odissea dei dipendenti dell’ Agenzia regionale imbrigliati da anni in un contratto ormai dichiarato illegittimo da numerose sentenze e pareri di vari organi istituzionali”. Pietro Pedoni, dirigente del circolo Audax di Fratelli d’Italia Sassari, analizza la situazione dei dipendenti Forestas.

“La Regione Sardegna e la giunta Solinas – continua -, insieme agli assessori Valeria Satta e Gianni Lampis, così come promesso in campagna elettorale, si sono da subito attivati per mettere le basi affinché il regime contrattuale potesse essere il più giusto e più conveniente, oltre che legittimo dal punto di vista costituzionale, per i tanti dipendenti che hanno dovuto subire tutta una serie di umiliazioni in tutti questi anni. Nonostante infatti il contratto collettivo nazionale non possa più essere applicato sulla base dello status dei dipendenti Forestas, che è appunto quello di dipendenti pubblici, alcuni sindacati confederali di categoria, continuano a bloccare di fatto qualsiasi ipotesi di accordo, nonostante giunta e Coran (comitato per la contrattazione), abbiano deciso di provare a chiudere il transito nel tanto agognato quanto legittimo, contratto regionale per più di 5000 dipendenti dell’ Agenzia regionale”.

“Con i suoi dipendenti – evidenzia -, è tra le prime ad intervenire in caso di calamità come alluvioni, ultimo esempio quello di Bitti, durante la campagna antincendio o durante le copiose nevicate soprattutto nelle zone interne, oltre che vantare numerose collaborazioni con tanti comuni della nostra isola. Ecco perché come Fratelli d’Italia, da sempre al fianco dei lavoratori, abbiamo da sempre difeso e sostenuto l’operato della giunta, volto ad una risoluzione definitiva per i dipendenti forestali, ai quali spetta di diritto un contratto giusto, con una retribuzione congrua a quelli che sono i compiti che le vengono assegnati, oltre che a dare dignità tanti lavoratori”.

“I sindacati confederali e di categoria che in questo momento continuano andare invece nella direzione opposta, tentando di proporre soluzioni alternative e impraticabili, confermano ancora una volta di non agire per il bene di un’intera categoria di lavoratori, ma per meri interessi di parte. Ci auguriamo pertanto che nel prossimo incontro previsto, tutti i sindacati, con grande senso di responsabilità, facciano quadrato e chiudano nel più breve tempo possibile, una trattativa estenuante, lunga e che a causa di inutili partigianerie, ha già danneggiato fin troppo lavoratori e famiglie, oltre che consentire la necessaria operatività, ad un’Agenzia importante per tutta la collettività”, conclude Pedoni.

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