Lega: “Porre fine all’embargo di carni suine in Sardegna”

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Il coordinatore regionale Eugenio Zoffili, con i colleghi deputati della Lega in commissione agricoltura e con l’onorevole Guido De Martini, ha depositato stamane come primo firmatario un’interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri competenti in materia per chiedere se intendano avviare interlocuzioni con le istituzioni europee, al fine di rivedere le disposizioni circa le attuali limitazioni alla commercializzazione e all’esportazione di carni suine provenienti dalla Sardegna.

“Nella nostra regione quella con la PSA è una battaglia lunga ben 42 anni, una battaglia che è costata cara ai nostri produttori e che ha generato effetti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche per tangibile rischio di veder persa quella tradizione e cultura millenaria nella conduzione di animali, riducendo gli allevatori ad essere spettatori inerti dinnanzi alla decimazione poco alla volta del patrimonio suinicolo sardo”. Afferma Dario Giagoni, capogruppo Lega in Consiglio Regionale.

“Ad oggi, però, la situazione è mutata e possiamo asserire che la PSA è stata finalmente debellata, grazie anche alle azioni concrete e condivise con i soggetti interessati messe in campo dalla Giunta Solinas, rendendo lecita la richiesta della Regione Sardegna di porre fine all’embargo. Come viene asserito nell’interrogazione depositata dall’Onorevole Zoffili – aggiunge -, che ringrazio per il costante ed incessante impegno che da tanti anni mostra anche per questa problematica a Roma ma anche attraverso incontri e sopralluoghi con gli allevatori, l’ultimo focolaio di Peste Suina Africana, in allevamenti di suini domestici, si è verificato il 12 settembre 2018. Una consapevolezza questa che ci spinge a ritenere che sussistano, senza dubbio da subito, le condizioni affinché venga richiesto alla Commissione Europea l’inclusione della Sardegna tra le regioni nell’elenco delle aree della Unione Europea in cui la PSA è presente nei soli cinghiali. Un atto doveroso che consentirebbe la ripresa del commercio di carni suine verso la penisola e gli stati membri.”

Conclude il leghista: “un traguardo atteso con trepidazione da tutta la Sardegna e che se dovesse arrivare, come auspichiamo, in questo momento tanto delicato sarebbe garanzia di ripresa per un comparto tanto importante per la nostra isola e dalle immense potenzialità. Il governo centrale non rimanga, dunque, sordo a questo appello e si faccia promotore di tale essenziale istanza”.

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