La consigliera regionale Annalisa Manca (FDI) in visita al canile-rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia: abbandonare un cane è un atto vergognoso

“Abbandonare un cane è un atto vergognoso, una terribile e incivile abitudine che deve finire – Così la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Annalisa Manca, in visita al canile-rifugio ‘I Fratelli Minori‘ gestito dall’associazione L.I.D.A. sez. Olbia, rivolge un appello proprio nel periodo delle vacanze estive, tristemente note per incentivare tale odioso fenomeno – Prendere un animale in casa non è come acquistare un giocattolo o un oggetto da buttar via quando ci stanca, ma significa accogliere in famiglia un’altro essere vivente, che ha sentimenti, abitudini, che vuole affetto e che è in grado di ricambiare e soffre se viene abbandonato. Pertanto basta abbandoni!”.

“Un appello che dobbiamo far risuonare ovunque unitamente alla richiesta di sterilizzare, perché il problema deve essere risolto all’origine se vogliamo che nessun cane o gatto viva più la sofferenza dell’abbandono o del maltrattamento. Durante la visita – prosegue l’On. Manca – ho avuto modo di interloquire con Cosetta Prontu, Presidente della Sez. Lida Olbia che ringrazio insieme ai volontari per l’impegno, la tenacia e la passione che ogni giorno mettono a disposizione dei più indifesi, e ho dato la mia totale disponibilità ad avviare insieme progetto che mirino a sensibilizzare sul tema dell’abbandono e della sterilizzazione, a raccogliere fondi per il rifugio e soprattutto ad educare i più giovani al rispetto della vita di queste creature tanto speciali. Dobbiamo lavorare affinché le nuove generazioni si rapportino il più possibile con queste realtà affinché comprendano quanto mostruosa sia la sofferenza di chi ha dato amore e ricevuto in cambio solo violenza sia essa fisica o psicologica”.

“Vi invito – conclude l’esponente gallurese di Fratelli d’Italia – a visitare il rifugio e, chi può, a donare e soprattutto adottare uno di questi angeli con la coda farete del bene a loro ma, questo è certo, anche a voi stessi!”

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti