La Cisl Sarda chiede un incontro al Presidente Solinas per discutere delle emergenze

Il confronto con le parti sociali e la ricerca dell’unità è fondamentale per attivare una risposta unitaria ed efficace all’emergenza occupazionale, economica e sanitaria

“Il Presidente della Regione Christian Solinas non taccia sulla richiesta del Sindacato e sullo stesso invito del Presidente della Repubblica a una unità di intenti”. È quanto afferma il Segretario Generale della Cisl Sarda, Gavino Carta, sulla crisi che diversi comparti stanno vivendo e che potrebbe essere destinata a peggiorare.

Carta evidenzia come il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “sulla necessità inderogabile di uno sforzo comune e di unità d’intenti, per rispondere al meglio ai problemi posti dall’emergenza coronavirus, e alle conseguenze nefaste sull’economia e sulla intera società del Paese, deve essere immediatamente accolto dalla Regione Sardegna, e in primo luogo dal suo presidente, al quale rinnoviamo, ancora una volta, l’urgenza di un immediato incontro per affrontare e decidere, ciascuno per le proprie funzioni e responsabilità, su una comune strategia, di breve e lungo periodo, sulle emergenze sanitarie, sugli atti necessari a governare l’impatto dei provvedimenti varati a livello nazionale, sui drammatici problemi del lavoro e delle crisi aziendali e produttive,sulle questione insolute dei trasporti e della insularità, dell’energia, dell’industria e dell’ambiente, della formazione e delle politiche attive del lavoro, in primo luogo“.

“Sono le stesse drammatiche condizioni del mondo del lavoro e dei problemi strutturali dell’Isola che necessitano, per essere meglio affrontate e risolte, di risposte immediate e tempestive, da inserire in una strategia che non può non partire dalla manovra economica e finanziaria per il 2020 e dai provvedimenti straordinari utili ad affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria, e ormai anche economica e produttiva. Tutti aspetti – continua il Segretario che debbono vedere l’immediato coinvolgimento delle rappresentanze economiche e sociali, così come da qualche settimana sta già facendo il Governo nazionale, e che ancora aspettiamo di vedere dalla Giunta Regionale”.

“La crisi del mercato del lavoro isolano, le vertenze aziendali – aggiunge – che la Regione deve gestire con migliore protagonismo (Air Italy ed altre), gli effetti nefasti del lungo esercizio provvisorio, i pagamenti e la spesa della Regione in forte ritardo soprattutto sui Fondi europei, le riforme di settore da costruire e avviare, sono tutte emergenze che, sommandosi a quella sanitaria, necessitano della massima unità e del coinvolgimento di chi rappresenta i lavoratori e le imprese della Sardegna“.

“Il senso di responsabilità del sindacato ha per ora portato a evitare una forte contrapposizione con la massima istituzione di rappresentanza della Regione, proprio per la dimensione delle emergenze in atto e per la ricerca di una unità che anche in Sardegna deve essere messa in campo. Al Presidente della Regione – conclude il sindacalistachiediamo ancora una volta di rompere subito gli indugi e di convocare con urgenza il Sindacato, che ha già formulato una precisa richiesta di incontro e che non ha avuto però risposta. Un comportamento che non ha precedenti nella storia dei rapporti tra Sindacato e Regione, neppure in momenti di aspro e duro confronto che hanno portato a scioperi e manifestazioni per il merito non condiviso dei provvedimenti, ma mai per il rifiuto di pervenire a un confronto con le rappresentanze sociali”.

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