Case popolari, rivisti i limiti di reddito. “Si amplia la platea dei beneficiari”

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La Giunta Regionale ha approvato in via definitiva l’incremento del limite massimo di reddito richiesto per accedere alle graduatorie relative agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ampliando così la platea dei beneficiari. Il provvedimento verrà ora trasmesso ad Area e ai Comuni.

Si tratta di una misura che va incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, in particolar modo a quelle interessate da problematiche abitative – spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris –. Viviamo un momento di estrema difficoltà, aggravato dalle conseguenze della crisi sanitaria ed economica. Oggi più che mai siamo chiamati a porre in essere azioni celeri ed efficaci per contrastare quanto più possibile gli effetti della crisi, che in questo caso si manifestano anche sotto forma di disagio abitativo”. La misura appena approvata è in linea con l’incremento Istat del costo della vita per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e grazie all’aggiornamento previsto consente a una fascia di popolazione più ampia di usufruire del beneficio: il limite di reddito passa da 14.162 euro a 14.573 euro (incremento di 411 euro).

La Giunta, sulla base del dato Istat, ha aggiornato anche le classi di reddito procapite per l’attribuzione dei punteggi alle domande di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale prevedendo che anche le classi reddituali, fissate a suo tempo in 1.540 euro (attributiva di punti 2) e in 2.568 euro (attributiva di punti 1), vengano aggiornate nella misura del 2,9%. Il reddito cha attribuisce 2 punti passa quindi da 1.540 euro a 1.585 euro mentre il reddito che attribuisce 1 punto passa da 2.568 euro a 2.642 euro.
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