“Per la Sardegna è fondamentale tutelare, valorizzare e promuovere le sue coste”
“Con l’estensione di quindici anni delle concessioni demaniali marittime, in particolare quelle aventi finalità turistico-ricreative, abbiamo voluto superare una condizione di incertezza, dando adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti”. Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, presentando la determinazione con cui la Regione Sardegna ha disposto l’estensione delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2033, recependo il prolungamento disposto dalla Legge nazionale 145/2018 e fornendo ai Comuni costieri le indicazioni per l’esercizio delle loro funzioni. Le concessioni riguardano i servizi pubblici, i servizi e le attività portuali e produttive, compresa la pesca e le attività turistico ricreative.
“Per la Sardegna è fondamentale tutelare, valorizzare e promuovere le sue coste, che rappresentano un elemento strategico per il sistema economico come attrazione turistica e di immagine per l’Isola. Il prossimo atto in materia di concessioni balneari sarà quello di consentire l’apertura annuale delle strutture: a questo proposito, infatti, una proposta di legge sta per essere approvata dalla Quarta Commissione del Consiglio regionale. Inoltre – ha spiegato l’assessore Sanna -, il Governo nazionale sta per emanare le disposizioni di attuazione della legge per le Regioni costiere, segnando un altro punto a favore per la continuità delle imprese balneari”
“Il prolungamento delle concessioni sgombera il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva europea ‘Bolkestein’, evitando un’interpretazione che rischiava di vedere le piccole e medie imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri. Le disposizioni contenute nella legge nazionale sono tuttora perfettamente valide, non sottoposte ad alcuna procedura di infrazione comunitaria né dichiarate contrarie al diritto eurounitario da alcuna sentenza della Corte di giustizia europea”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas, mettendo luce su un problema sollevato dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha dichiarato ieri la sua volontà di seguire la direttiva europea Bolkenstein, la quale imporrebbe le gare d’appalto.