Accordo Regione-Banca Europea Investimenti: aiuti alle aziende

vertenza entrate michele pais

L’accordo raggiunto oggi tra la Regione Sardegna e la Banca Europea degli Investimenti ha come “obiettivo principale dare liquidità alle attività produttive per consentire loro di rialzarsi dopo questi mesi terribili”. Lo ha dichiarato l’Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Fasolino.

“Lo faremo – aggiunge – garantendo l’accesso al credito a tutte le imprese, anche a quelle considerate a rischio. Ogni concessione sarà a tasso zero per i prestiti fino a 800mila euro. Chi chiederà di più (fino a un massimo di 5 milioni di euro) potrà comunque avere condizioni favorevoli. I prestiti avranno 24 mesi di preammortamento e il capitale potrà essere restituito in 15 anni. Tutto questo grazie a un fondo di 200 milioni di euro finanziato da Regione e BEI in parti eguali”.

Fasolino precisa che saranno comprese anche le aziende in forte difficoltà e che per questo sarebbe stato più difficile ottenere un prestito dalle banche. “Non potranno accedere al fondo solo quelle imprese che al 31 dicembre scorso erano interessate da procedure concorsuali o che stavano per chiudere – ha detto Fasolino – l’accesso al credito sarà invece garantito a tutte le imprese che si trovano in difficoltà ma che con un intervento possono avere la speranza di andare avanti”.

L’Assessore Fasolino ha risposto alle opposizioni che chiedevano insistentemente finanziamenti a fondo perduto, che secondo i calcoli ammonterebbe a una spesa a carico della Regione di un miliardo di euro. “Non abbiamo tutti questi soldiha replicato Fasolino – per questo bisognerà fare delle scelte. La Giunta crede che l’accordo con la Bei sia in questo momento lo strumento migliore per venire incontro a tutti i settori produttivi. In ogni caso siamo pronti a discutere con le opposizioni altre azioni di sostegno”.
Secondo la minoranza, il contributo a fondo perduto potrebbe essere previsto solo per le microimprese e per le piccole attività artigianali e commerciali con risorse limitate per il bilancio regionale. Contraria, invece, la consigliera del Gruppo Misto Maria Elena Fancello.

Un altro punto affrontato durante l’audizione è il reperimento delle risorse da mettere a disposizione per famiglie e imprese: “Nessuno poteva prevedere questa emergenza – ha detto Fasolino – ci siamo trovati a contrastare una situazione molto difficile. È necessario fare scelte ponderate. La Sardegna, come regione a statuto speciale, ha un bilancio fondato, per l’80%, sulle entrate erariali. Dalle nostre stime, vista la riduzione del gettito determinata dall’emergenza Covid-19, alle casse regionali mancheranno tra i 600 e i 700 milioni di euro. Un buco che mette a rischio anche i servizi essenziali garantiti dalla Regione. Per questo occorre rivedere il fondo messo a disposizione dal Governo alle Regioni che stanzia solo 1,5 miliardi di euro per l’emergenza Covid. A noi toccherebbero 150 milioni, cifra evidentemente insufficiente. Un’altra possibilità è chiedere un anticipo delle risorse europee del prossimo programma di sviluppo”.

I membri della commissione hanno poi sollecitato un chiarimento sulle misure a favore delle famiglie che stanno mettendo in difficoltà numerosi sindaci: «Serve un chiarimento interpretativo – hanno detto in coro gli esponenti della minoranza – altrimenti si rischia di non dare risposte a chi oggi si trova in forte difficoltà».

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti