Sassari. La Commissione Disabilità: “La Regione si attivi per le carenze sanitarie”

La Commissione Disabilità di Sassari ha scritto una nuova lettera al Presidente della Regione e all’Assessore della sanità rimarcando che il rischio di un collasso della sanità sassarese continua a essere reale e possibile per tutte le carenze che il Sindaco ha evidenziato l’altro ieri in conferenza stampa.

“I timori manifestati nella nostra precedente nota del 14 Marzo 2020 – si legge – non sono risultati infondati. Sassari ha il 73% della positività della Regione Sardegna. Percentuale che porta a inevitabili riflessioni su come sia stata affrontata una situazione di emergenza, eccezionale e improvvisa. Ma poteva e doveva essere gestita con più forza. Servivano regole precise e incisive, persone che organizzassero sul territorio gli interventi e le azioni necessari a farvi fronte. È evidente che questo non è stato fatto”.
“È nostro preciso obbligo e dovere – prosegue – evidenziare che il COVID-19 sta colpendo e falcidiando vittime proprio nell’ambito d’azione in cui noi troviamo la nostra appartenenza istituzionale. Nella nostra prima richiesta, abbiamo manifestato la preoccupazione proprio per la difesa della parte più debole della nostra popolazione. Non era compito nostro trovare soluzione ma malgrado ciò abbiamo suggerito quello che poi tardivamente è stato fatto. Così ci siamo trovati con numeri esigui di posti disponibili nelle terapie intensive e persone che muoiono a casa o in struttura, perché una scelta va fatta”.

“Stanno morendo persone disabili, anziane come spesso si legge nei comunicati stampa, ma erano soprattutto disabili. Persone a cui si doveva garantire la massima protezione. Perciò, insieme al Sindaco Campus, al Presidente del Consiglio Murru (che ringraziamo per le belle parole di elogio che ci ha rivolto nel suo messaggio) chiediamo con forza e vigore che i dispositivi di protezione individuale vengano destinati a Sassari e nel Nord Sardegna”.

“Insieme a il Sindaco, vogliamo rafforzare i dati vergognosi di soli 17 tamponi presenti il giorno 20 Marzo. Vogliamo evidenziare che a causa di queste carenze, non è stato possibile verificare le tante persone presentatesi spontaneamente all’ospedale o dichiarate a rischio per contatti diretti con altri già positivi e che sono state rimandate a casa perché non c’erano abbastanza per controllare se in loro era presente il virus”.

“Questo fa si che il virus si propaghi, perché non si trova nelle strade, ma dentro di noi. Dimostrazione ne è il suo devastante arrivo nelle case di riposo e nelle RSA, gli ultimi posti dove non doveva avere accesso, quei luoghi che si suppone siano ermetici e sicuri, per coloro che, indeboliti da patologie e disabilità, potrebbe decretarsi alla stregua di una sentenza di morte, perché questi pazienti sono tutti disabili con patologie debilitanti, che noi tutti abbiamo il dovere imperante di difendere, da questo pericolo sempre più dilagante, a causa delle mancanze da noi portate all’attenzione e ribadiamo, senza ricevere risposta celere e efficace. Ogni avvertimento ignorato, potrebbe essere una vita che si spegne”.

“Inoltre come Commissione abbiamo analizzato le molteplici richieste di raccolta fondi e siamo giunti alla conclusione che per consentire al Comune di fronteggiare l’emergenza e il sostegno che sta garantendo ai tanti volontari e famiglie bisognose di aiuto, invitiamo la cittadinanza di Sassari, di cui conosciamo il grande cuore, a versare sul conto Iban IT 52 0 02008 17204 000103497493 indicando nella causale “Emergenza Coronavirus” del Comune di Sassari”.

 

 

 

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