Porto Torres, tre giornate al PalaMura per vaccinare i turritani over 40

coronavirus sassari

Una campagna straordinaria per vaccinare in tre giorni i cittadini turritani tra i 40 e i 79 anni che ancora non hanno ricevuto il siero. È il risultato dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Municipio tra il sindaco Massimo Mulas e il commissario di Ares Sardegna Massimo Temussi. Alla riunione hanno partecipato il vicesindac Simona Fois, il presidente del Consiglio comunale, Franco Satta, il coordinatore per l’emergenza Covid nel Nord Sardegna, Marco Guido, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, il consigliere comunale della Lega, Ivan Cermelli e il coordinatore cittadino della Lega Pierluigi Molino. L’operazione verrà effettuata uno dei prossimi fine settimana nel PalaMura che verrà trasformato dal venerdì alla domenica in un Hub temporaneo e straordinario: il tempo sufficiente per immunizzare i cittadini ultraquarantenni che non hanno ancora ricevuto il vaccino, anche con la collaborazione dei medici di medicina generale.

“Questo risultato è il frutto di un grande lavoro di squadra – dichiara il sindaco Massimo Mulas – e ringrazio tutti coloro che si sono fatti portavoce delle esigenze sollevate dalla nostra amministrazione e dall’intero consiglio comunale: il consigliere regionale Gianfranco Satta che per primo ha portato l’argomento a livello regionale, il consigliere comunale Ivan Cermelli e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che si sono fatti concretamente carico del problema organizzando l’incontro con il commissario Temussi. È la dimostrazione che ci sono battaglie su cui i risultati arrivano se si procede compatti e concentrati sull’obiettivo. Con questa scelta viene riconosciuta la specificità di Porto Torres, una città di ventidue mila abitanti, con un polo industriale dove lavorano millecinquecento persone provenienti da tutta la provincia e con un porto che nella bella stagione è attraversato quotidianamente da migliaia di turisti sbarcati dai traghetti. Era giusto che la nostra comunità fosse messa in sicurezza prima dell’avvio della stagione turistica: nell’ultima lettera inviata al generale Figliuolo avevamo specificato come Porto Torres, proprio per le sue caratteristiche, si sentisse particolarmente vulnerabile. Siamo soddisfatti che le nostre ragioni abbiano ottenuto il giusto riconoscimento. Speriamo che sia davvero il segno che stiamo per lasciarci alle spalle questa brutta esperienza”.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti