Ospedale civile di Sassari, ampliati i locali del Pronto soccorso e nuovo spazio per le vittime della violenza di genere

Questa mattina nella sala riunioni della Cardiologia dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, è stato presentato il percorso avviato dall’AOU per quanto riguarda l’ammodernamento dei locali del Pronto soccorso. Dopo l’open space a 9 posti attivato a febbraio, oggi sono entrati in funzione un nuovo open space da 5 posti, la stanza codice rosa e un ambulatorio per la sanità penitenziaria.

Una stanza dedicata alle vittime di violenza di genere, nella quale vengono accolte, assistite, sostenute e curate. Lo spazio – Stanza codice rosa – è stato aperto questa mattina nell’Aou di Sassari, all’interno dei locali del Pronto soccorso dell’ospedale civile Santissima Annunziata. In contemporanea sono stati attivati anche ulteriori nuovi spazi open space sempre nel Pronto soccorso cittadino.

L’avvio del servizio è stato annunciato questa mattina, nella sala riunioni di Cardiologia al primo piano del Santissima Annunziata, dal direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano, alla presenza dell’assessore regionale della Sanità Carlo Doria, del sindaco di Sassari Nanni Campus e del direttore del Pronto soccorso Paolo Pinna Parpaglia. Erano presenti anche il direttore amministrativo Dolores Soddu e il direttore sanitario Luigi Cugia.

La Stanza codice rosa ha una dimensione di 20 mq circa, dispone di un letto e di una poltrona per le visite ginecologiche quindi di una postazione con computer per il personale sanitario. La stanza ha a disposizione anche un bagno riservato.

Di fronte all’open space aperto a febbraio, è stato realizzato un nuovo open space con cinque postazioni dedicate ai pazienti ad alta complessità di cura, in fase di stabilizzazione e di monitoraggio.

Nei lavori per la realizzazione dei nuovi spazi, sono stati adeguati gli impianti elettrici e di climatizzazione, oltre alla rete dei gas medicali. Nello stesso corridoio è stato realizzato anche un nuovo corpo bagni dedicato al personale del Pronto soccorso. Le opere di adeguamento dei locali hanno interessato anche i bagni destinati all’utenza ed è stato realizzato un ambulatorio per i pazienti provenienti dalla sanità penitenziaria.

«Il lavoro fatto è importante – ha detto il primo cittadino di Sassari – perché rende più funzionale e più sicura la struttura, sia per i pazienti sia per gli operatori. Da sindaco di una città che ospita il Centro Aurora, per le donne vittime di violenza, la Stanza rosa completa questo cerchio. Sono 20 metri quadri di amore, di delicatezza, di cultura sociale e Sassari di questo è orgogliosa».

«Il Pronto soccorso rappresenta la porta di ingresso dell’ospedale – ha detto l’assessore regionale Carlo Doria – Non si poteva accettare la gestione dei pazienti nei corridoi, come purtroppo ho trovato. Ma va gestito in maniera più moderna, con open space che consentono di monitorare i pazienti e utilizzare al meglio le risorse del Pronto soccorso. Un primo step lo abbiamo fatto a febbraio, con l’apertura del primo open space, questo è un secondo passo. Intanto devo dire che abbiamo ridotto del 50 per cento i tempi di attesa ed è migliorata l’accoglienza».

I nuovi spazi, Stanza rosa e open space, si inseriscono all’interno del progetto avviato dalla direzione strategica dell’Aou di Sassari e volto all’adeguamento dei locali, a garantire le migliori cure, accompagnati dall’offerta di un’adeguata accoglienza e comfort dal punto di vista alberghiero. A febbraio scorso, infatti, era entrato in funzione il primo open space con nove posti letto.

«Oggi vogliamo comunicare il percorso che l’Azienda sta portando avanti – ha detto Antonio Spano – vogliamo far sapere al cittadino cosa si sta facendo per la sua salute. Abbiamo quindi attivato aree e questi servizi anche per i parenti dei pazienti, perché abbiamo capito, soprattutto dopo il periodo pandemico, che serviva una comunicazione più efficace verso l’esterno. Un servizio h24 che ci sta dando molte soddisfazioni».

Le nuove aree consentono di snellire i percorsi all’interno del Pronto soccorso, migliorando nel contempo la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti e sono funzionali a una riorganizzazione complessiva delle attività. Un’operazione che tende a superare la vecchia conformazione del reparto, prima suddiviso in tante piccoli ambienti.

La struttura prosegue dunque nel percorso verso una nuova organizzazione, con il passaggio da una basata su ambulatori multifunzione a una basata per aree di trattamento diversificate per priorità di cura. Si prepara, così, a operare secondo il nuovo modello di triage a 5 codici che entrerà in vigore a breve.

«Questa è una tappa che ci consente di stare in linea con le disposizioni recenti sulla gestione del paziente in Pronto soccorso – ha aggiunto Pinna Parpaglia – con la riorganizzazione anche del triage e dei tempi di gestione. I tempi di attesa si sono già quasi dimezzati e questo è un enorme risultato. Adesso con questo ulteriore passo noi siamo in grado di lavorare meglio per i pazienti. Ma anche le condizioni di lavoro degli operatori migliorano sensibilmente».

Sono previsti nuovi lavori: un’area d’attesa per gli accompagnatori e i parenti dei pazienti del Pronto soccorso. L’area, inserita nel corpo centrale del Santissima Annunziata e adiacente alla struttura, sarà anch’essa un open space e garantirà una migliore accoglienza. Qua sarà presente anche un servizio h24, con personale a supporto dei familiari per fornire informazioni non sanitarie in tempo reale sul percorso assistenziale del parente in Pronto soccorso. Questo servizio è stato già attivato a maggio all’interno dell’ex area pre-triage, in prossimità dell’ingresso al Pronto soccorso.

Il punto informazione vede la presenza di personale a supporto dello staff di Pronto soccorso che risponde alle richieste dei familiari anche al telefono, al numero 079 2646219.

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