Medici militari in arrivo in Sardegna nei prossimi giorni

“Martedì 10 e mercoledì 11 novembre, presso il Parco Comunale di Isili (CA) medici militari del Drive-through della Difesa (DTD) mobile effettueranno oltre 500 tamponi”

“Accogliendo la richiesta dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna e del Sindaco di Isili, la Difesa invierà una squadra di medici e infermieri per un supporto nel fare i tamponi”. Ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa, Stefano Calvisi.

“In Sardegna sono già disponibili almeno 70 persone, tra medici, infermieri, operatori sanitari militari e personale in supporto logistico. Inoltre, a breve, sarà operativo presso il Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari un laboratorio per processare i tamponi molecolari che incrementerà le potenzialità di screening in Sardegna”.

L’operazione interesserà a breve anche i quattro capoluoghi di provincia della Regione, per i quali sono previste, nei prossimi giorni, le necessarie ricognizioni per individuare le aree idonee in cui potranno operare i team sanitari dell’Esercito. L’attivazione in tempi rapidi di questi team sanitari conferma, ancora una volta, lo straordinario impegno e l’elevata professionalità delle nostre Forze Armate e, in particolare, del personale sanitario militare impegnato fin dal primo giorno senza sosta nella gestione dell’emergenza del coronavirus”.

“In questo contesto, peraltro, si inquadra anche l’attività “Ad Adiuvandum”, in collaborazione con la Regione Autonoma Sardegna e l’omonimo Network. Infatti, è stata avviata la campagna di screening sierologico anti COVID-19 per la tutela sanitaria di persone appartenenti alle cosiddette categorie fragili e per la protezione di quei lavoratori che assicurano servizi pubblici, essenziali e di pubblico interesse nell’ambito dell’emergenza sanitaria in atto sul territorio regionale. La Difesa continuerà ad assicurare, con tutte le sue risorse, il massimo supporto ai cittadini, soprattutto in questa fase emergenziale che sta coinvolgendo tutto il Paese”, ha concluso Calvisi.

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