Il 5 febbraio gli otorini festeggiano San Biagio all’Università di Sassari

I tumori del vestibolo nasale fanno parte di quella categoria di tumori maligni dell’area testa-collo. I tumori del vestibolo nasale sono i più frequenti tra quelli del naso e dei seni paranasali e quelli storicamente affetti dalle maggiori incertezze nella fase diagnostica, classificativa e terapeutica. «Tali incertezze derivano dalla scarsa conoscenza della clinica, perché – spiega Francesco Bussu – fino ad ora questi tumori sono stati spesso equiparati ai tumori della pelle pur essendo di fatto tumori del naso. Tale confusione ha contribuito ad approcci che, negli anni, hanno determinato spesso dei risultati disastrosi da un punto di vista terapeutico. In particolare la sottostima della reale frequenza di questa malattia, classificata spesso come tumore della pelle e che porta a un trattamento inappropriato, che deriva da una diagnosi sbagliata o da una mancata conoscenza del comportamento di queste malattie».

L’Aou di Sassari, a marzo dello scorso anno, ha approvato un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per i tumori del distretto testa e collo. Il Pdta dell’Aou, che tiene conto della situazione epidemiologica e socio-sanitaria del Nord Sardegna e del ruolo di Hub di riferimento dell’AOU di Sassari, punta a rendere agevole l’inclusione e l’integrazione tra le varie strutture e presidi socio-sanitari (aziendali ed extra-aziendali) presenti nel territorio. Il percorso si focalizza sulle neoplasie delle sedi anatomiche principali del distretto cervico-facciale: cavo orale, orofaringe, ipofaringe, laringe, rinofaringe, naso, seni paranasali, ghiandole salivari ed orbite.

Il convegno di lunedì 5 febbraio sarà quindi un’occasione di approfondimento. E sarà lo stesso direttore della Clinica sassarese a introdurre il tema con una relazione dal titolo “La realtà svelata dei tumori del vestibolo nasale. Un’avventura fatta di incontri e opportunità“.

Importante sarà la testimonianza di una paziente, la giovane musicista Ludovica La Marca, che racconterà la sua esperienza di mobilità dal Veneto alla Sardegna per essere trattata a Sassari.

Sarà quindi la volta del professor Vincenzo Valentini, del Fatebenefratelli di Roma, a parlare di “Umanesimo e Medicina: da San Biagio alla Medicina della Persona nella Moderna Oncologia“.

Successivamente, alle ore 18, nel duomo di San Nicola, si terrà la messa in memoria di San Biagio, con ostensione della reliquia conservata nella città. La cerimonia sarà presieduta dall’arcivescovo Gian Franco Saba.

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