Chelo (OPI): “Sardegna zona bianca, non abbassiamo la guardia “

infermieri sassari

Dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari un monito alla prudenza e un invito a richiedere la vaccinazione a domicilio, anche per gli over 18.

La Sardegna, secondo le ultime indicazioni varate dal Governo centrale, da lunedì 31 maggio rientra finalmente in zona bianca. “Siamo contenti e soddisfatti – commenta Gianluca Chelo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari –perchédopo tanti mesi di duro lavoro all’interno delle unità operative, specialmente a margine della terza ondata, si riprende a respirare un po’ di libertà e spensieratezza”.

La zona bianca è infatti un segnale positivo, specialmente per le attività produttive e il tessuto economico messo in ginocchio dall’ondata pandemica. Non bisogna però abbassare la guardia. Favorire il buon andamento della zona bianca significa continuare a rispettare correttamente tutte le norme anti Covid: utilizzo della mascherina, distanziamento sociale, evitare assembramenti e prestare sempre massima attenzione all’igiene delle mani”.

“Sui nostri social stiamo attivando – prosegue Chelo – una campagna di comunicazione utile a sensibilizzare i cittadini sulla gestione dell’emergenza soprattutto in questo momento dove la nuova normalità porta con sé nuove domande. In primis, oggi, serve comunicare correttamente le modalità di prenotazione delle vaccinazioni. Vaccinarsi è un atto importante, doveroso e responsabile. E anche in momento noi infermieri siamo in prima linea”.

“Infatti dal 3 giugno il Governo ha aperto le vaccinazioni a tutti, senza limiti d’età e l’ultimo protocollo siglato dalla FNOPI – Ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni – prevede la vaccinazione a domicilioda parte degli infermieri, anche per gli over 18. Invitiamo tutta la popolazione a prenotare la data per poter fissare la vaccinazione – conclude Chelo – in maniera da effettuare il prima possibile una vaccinazione di massa, che fornisca un certo grado di stabilità sanitaria e socio-economica”.

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