Aou Sassari: “Rispettate tutte le procedure di sanificazione”

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L’Azienda stigmatizza le dichiarazioni di alcuni anonimi ausiliari

Nella lotta al Coronavirus non risulta alcuna “sanificazione all’acqua di rosa di locali e suppellettili”, perché i protocolli previsti da Aou per la pulizia e sanificazione, e adottati dalle ditte incaricate, seguono le procedure di igiene in ambienti ospedalieri previste dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di ben noti protocolli per la pulizia accurata delle stanze di degenza, dei locali in cui abbia soggiornato un paziente Covid positivo e dell’utilizzo dei dpi.

È la posizione dell’Aou di Sassari alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni ausiliari anonimi addetti alle pulizie e sanificazioni all’interno delle strutture ospedaliere.

A riprova che le dichiarazioni rilasciate dagli anonimi ausiliari non corrisponderebbero a realtà ci sono, a disposizione del direttore esecuzione contratti, i report mensili dei coordinatori dei reparti e dei servizi che certificano che le sanificazioni sono effettuate secondo le procedure. Oltre a indicare la consegna, per ogni singolo operatore, dei dispositivi di protezione individuale.

«Le loro parole sono da stigmatizzare – prosegue la direzione aziendale – e ci si chiede se, come già avvenuto nel recente passato, dietro le dichiarazioni anonime ci sia una “regia” che ha l’unico scopo di gettare discredito nei riguardi dell’Azienda ospedaliero universitaria, nei confronti dei tanti operatori sanitari che da mesi sono impegnati in una difficilissima lotta, esclusivamente orientata alla salute dei pazienti e alla sicurezza di tutti. Denotano, ancora, una mancanza di responsabilità nei confronti dell’utenza, che confida sul loro operato, e verso gli altri operatori che quotidianamente, con impegno e abnegazione, lavorano duramente all’interno ospedale».

Per quanto riguarda lo screening sugli ausiliari la risposta arriva direttamente dalla struttura di Sorveglianza Sanitaria che, secondo le direttive dell’Istituto Superiori di Sanità e la normativa vigente, effettua controlli continui su tutto il personale che opera in ospedale e nei soggetti che si fossero venuti a trovare in situazioni a rischio.

L’Azienda, inoltre, per garantire una ulteriore sicurezza ai propri dipendenti ma anche ai lavoratori in convenzione e ai tirocinanti, ha avviato due grandi screening. Il primo realizzato nella prima fase della pandemia, che ha portato a fare sino ad agosto 5972 test molecolari. Da fine agosto quindi ha avviato il secondo grande screening su coloro che sono tornati dalle ferie. A oggi sono stati effettuati 1945 tamponi e altri ancora vengono effettuati giornalmente.

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