Enti locali, la Corte Costituzionale boccia impugnazione del Governo

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Dopo la recente rinuncia da parte del Consiglio dei Ministri al ricorso contro la Giunta regionale per l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge regionale che regolamentava il commissariamento degli enti locali, è arrivato un altro pronunciamento della Corte costituzionale che dichiara inammissibile il ricorso del Governo per l’illegittimità costituzionale contro l’articolo 6 della Legge regionale n. 7 del 2021 (“Riforma dell’assetto territoriale della Regione”), che ha istituito sei Province (Nord-Est, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente) e le due Città metropolitane di Cagliari e Sassari.

“Un’altra importante affermazione dell’autonomia della Sardegna. La sentenza certifica ulteriormente, ce ne fosse ancora bisogno, che il Consiglio regionale ha pieno diritto di legiferare nelle materie di sua competenza, senza indebite interferenze dello Stato. Nell’ambito di un rapporto di leale collaborazione tra istituzioni, la Sardegna merita rispetto per le sue scelte e questa decisione della Consulta rafforza la convinzione sulla bontà del percorso intrapreso dalla Giunta regionale. Peraltro, la riorganizzazione degli enti locali faceva parte del nostro programma elettorale, quello che i sardi hanno votato in maggioranza nel 2019”, ha commentato il presidente della Regione, Christian Solinas.

“Si tratta di una sentenza molto importante con la quale viene salvaguardata l’autonomia legislativa della Regione e rispettata la volontà dei cittadini sardi” – dichiara Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna. “Ora, finalmente, si potrà dare piena attuazione alla riforma degli Enti locali, fortemente voluta dal presidente della Giunta Christian Solinas e da tutto il Consiglio regionale, per il giusto riconoscimento della pari dignità di tutti i territori e la nascita della Città Metropolitana di Sassari”, conclude Pais.

“Un successo particolarmente gradito, soprattutto dopo aver subito pesanti attacchi personali a causa dell’impugnazione della legge – ha sottolineato l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna – Si è trattato di un proditorio attacco politico all’Istituzione regionale, che, anche grazie al suo avvocato, ha dimostrato la bontà delle sue ragioni. Perciò, il nuovo assetto territoriale sarà quello approvato dall’Assemblea regionale e presto i cittadini potranno eleggere i propri rappresentanti nei nuovi enti locali”.

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