Deiana (Lega): “Inaccettabile la delibera sulla musica nei locali”

Tiene banco la nuova delibera comunale sulla regolamentazione della musica nei locali

Dopo la firma della delibera dal vicesindaco Gianfranco Meazza sulla regolamentazione dei piccoli trattenimenti musicali, alcuni proprietari di locali hanno storto il naso.

Sulla questione, è intervenuto Daniele Deiana, consigliere comunale della Lega, che ha contestato la delibera, che, secondo lui, è “un proseguimento dell’accanimento svolto dalle passate giunte”, nonostante “il nostro sindaco, in più di un’occasione prometteva, nella recente campagna elettorale, una Sassari più viva e la tutela delle attività che gravitano nel settore dell’intrattenimento”.

Lo stesso Deiana, con un’interpellanza del 25 luglio 2019, chiedeva la sospensione delle vecchie ordinanze in materia di diffusione sonora, motivando la stessa nel dedurre che la musica non è uno strumento per delinquere, ma bensì per creare quelle opportunità di sviluppo culturale sociale ed economico.

“In poche parole – aggiunge Deiana – ci si aspettava un cambio di rotta, una discontinuità da quella mentalità retrograda che ha portato questo settore a subire danni economici enormi”.

“Questo tipo di ordinanza trova la mia critica sia nei tempi che nei luoghi di applicazione. Nei tempi, poiché a 2 mesi al finire della stagione estiva, dove imprenditori e gli addetti del settore hanno investito ingenti somme nell’organizzazione di eventi all’interno delle proprie attività, questa delibera causa gravi danni sia agli imprenditori che all’immagine della stessa città. Nei luoghi, – continua -poiché Sassari nella sua vocazione turistica non è solo Platamona, Porto Ferro o l’Argentiera, comunque anche loro danneggiate da questa ordinanza, ma a mio avviso, e non solo, Sassari ha una forte vocazione turistica sia nel centro storico, dove piazze, vie e vicoli sono di una bellezza unica, e nelle borgate sassaresi dove il turismo rurale è in espansione”.

“Con questa ordinanza, non si colpisce il problema del disturbo della quiete pubblica, a meno che non si voglia una città completamente vuota o un dormitorio, ma a quel punto è inutile parlare di città turistica, universitaria, viva, giovane, moderna e attrattiva. Il problema non è l’orario della musica, ma come essa viene diffusa: la musica diffusa male disturba alle 19, come alle 20, come a mezzanotte, come alle 2 del mattino, dunque mi sarei aspettato un ordinanza sul tipo di strumentazione da usare per la propagazione musicale, perché vorrei ricordare che siamo nel 2019 e le tecnologie di oggi ci danno le soluzioni idonee alla risoluzione delle diverse problematiche in essere”.

“Oppure – conclude – mi sarei aspettato un’ordinanza dei limiti al piccolo intrattenimento ma che prolungasse gli orari delle emissioni sonore di impianti adatti al sottofondo musicale. Concludo nel dire che la mia critica non sarà fino a se stessa, ma in tempi brevi sarà un nostro obiettivo ascoltare gli operatori del settore e residenti per trovare una soluzione idonea e duratura nel tempo a questa problematica”.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti