Conferenza migrazioni, Meloni: Serve impegno comune per lo sviluppo dell’Africa e contrasto alle migrazioni illegali

“Serve un impegno comune e più collaborazione per contrastare la rete dei trafficanti” che gestiscono le migrazioni illegali.” Queste le dichiarazioni del premio Giorgia Meloni apertura della conferenza internazionale sulla migrazione che si è tenuta a Roma nei giorni scorsi.

Incontro voluto fortemente dal Governo Meloni e sostenuto da Ursula Von der Leyen, dalla Comunità Europea al quale hanno  partecipato più di venti paesi che sono direttamente interessati, non solo a limitare il flusso migratorio clandestino ma, come sottolineato da Giorgia Meloni, a creare tutte le condizioni possibili affinché l’Africa diventi da continente sfruttato a continente con  le proprie opportunità di crescita grazie alle proprie ricchezze interne. Opportunità offerte dalla comunità internazionale che si è resa disponibile, grazie alla iniziativa del Governo Meloni e attraverso il piano Mattei, di dirottare ingenti risorse, per la realizzazione di tutte quelle infrastrutture necessarie per bloccare le partenze dei clandestini e organizzare quelle di coloro che possono e vogliono entrare nel continente europeo in modo legale e sicuro.

Da annotare le dichiarazioni del ministro degli esteri marocchino, il quale ha sottolineato durante l’incontro che “grazie alla aiuto delle ONG, i clandestini riescono a partire per arrivare in Europa

Presenti quasi tutti i capi di Stato della sponda sul Mediterraneo del Medio Oriente del Golfo e degli stati della comunità Europea considerati di primo approdo, oltre ad alcuni partner il corno d’Africa, agli Emirati Arabi Libia Egitto e del Medio Oriente, a Malta Turchia Grecia e Qatar. Insomma una nutrita rappresentanza di paesi interessati a risolvere non solo il problema africano ma coinvolti nella crisi migratoria.

Giorgia Meloni ha dichiarato inoltre che il prossimo G7 a guida italiana, sarà dedicato interamente allo sviluppo dell’Africa e al Mediterraneo. Ricordiamo il memorandum firmato dall’Italia con la Tunisia nei giorni scorsi, che è stato definito dall’Unione Europea un modello.

E mentre le opposizioni continuano a parlare di fantomatiche e fantasiose giravolte del governo riguardo al blocco navale, la cui semplificazione giornalistica é  stata strumentalmente utilizzata proprio dalla minoranza, Giorgia Meloni e la compagine di governo sempre più protagonista sul fronte internazionale, tirano dritto per la loro strada, continuando a portare a casa risultati importanti e che daranno sicuramente i loro frutti una volta messe a regime.

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