Alghero. Bocciata legge sulla posidonia, dure critiche dall’assessore Montis

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Dopo la bocciatura della legge regionale, presentata dal Psd’Az, che mirava a riconoscere la posidonia come strumento di difesa contro l’erosione costiera e come risorsa riutilizzabile, l’assessore all’Ambiente di Alghero, Andrea Montis, ha criticato aspramente la decisione e chi ha festeggiato per la decisione, che avrà delle conseguenze per gli operatori turistici.

“In base alla sentenza, la posidonia non può uscire dalla spiaggia solo come rifiuto, neanche se depositata temporaneamente, e dovrebbe quindi rimanere accumulata nella stessa. Spiegatelo ai concessionari, che non possono più posizionare lettini per fare spazio alla posidonia, spiegatelo ai cittadini e alle amministrazioni comunali presenti e passate che si son susseguite nella nostra città e che tanti sforzi hanno compiuto per lo smantellamento di quel sito di accumulo indecente creatosi negli anni (San Giovanni) dove oggi secondo il legislatore dovremmo continuare ad accumularvi posidonia rinunciando a interi tratti di spiaggia fruibili”.

In pratica, secondo la sentenza, – rimarca l’assessore – non potevano esser individuati quali siti di accumulo temporaneo quelli individuati nel 2019 a Cuguttu (esteso quest’anno da questa amministrazione) né tutti i restanti. Fortunatamente il Sindaco vi ha messo rimedio con apposite Ordinanze, che ne permettono la permanenza, che sono la materializzazione della solitudine dei sindaci nella risoluzione dei problemi. Anziché esultare ci piacerebbe capire quali sono i contributi dei rappresentanti regionali al Governo per risolvere la problematica che pare non esistere se non limitatamente ad uno scontro politico lontano dal trovare soluzioni”.

“Nel frattempo l’Amministrazione Comunale si vede costretta, in totale solitudine, a emettere atti che regolarizzino la mala attività legislativa a tutti i livelli da una parte e la totale distanza dalle problematiche reali dall’altra, catalogando già come rifiuto tutta la Posidonia sin ora rimossa nel corso di questa stagione e delle passate stagioni privandosi della possibilità di poterla riposizionare a Novembre nel caso in cui ve ne fosse Bisogno. Una confusione dettata dalla scarso conoscenza delle reali problematiche, a tutti i livelli.

“La Posidonia ancora presente nelle spiagge e che aspetta di essere rimossa anche per rimettere in moto un economia di vitale importanza per la nostra cittàaggiunge -, sarà depositata temporaneamente ai margini Nord e Sud dell’area dove insiste il canalone. Ce lo impongono e così faremo. Quella ancora presente nella spiaggia di Cuguttu, verrà invece accumulata ai margini della stesa spiaggia con la Pineta: ce lo impongono. Rimane poi il problema di Punta Negra, una piccola spiaggia che non ha gli spazi per poter accumulare la posidonia presente e dovrà quindi rimanere sul posto: ce lo impongono! lo spieghino ai fruitori di quella spiaggia e alla struttura alberghiera presente a cui l’anno scorso abbiamo restituito una spiaggia fruibile e decorosa”.

“La Regione e il Governo che per troppo tempo si sono infischiate del problema o comunque lo hanno trattato in maniera oltremodo dilettantistica e con fini meramente politici e propagandistici mettano subito un punto alla situazione o mi farò direttamente promotore di clamorose proteste a difesa dell’Amministrazione che rappresento che in Italia, senza paura di esser smentito, è quella maggiormente ferrata sul tema in questione, e che ha saputo trovare nuove strade e forme di tutela e che pretende di essere ascoltata coinvolta e sostenuta economicamente. Bene la richiesta di Forza Italia di discuterne subito localmente in commissione, lo auspico. Ma non basta, la Regione se ne dovrà far carico con urgenza, nel frattempo i lavori proseguono con le modalità sopra esplicitate”, conclude Montis.

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