Programmazione territoriale, Comunità montana nuorese tra le più virtuose

fasolino

Al via, con la Comunità montana del nuorese che raggruppa i Comuni di Dorgali, Oliena, Mamoiada, Fonni, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, il terzo tavolo istituzionale per l’ottimizzazione del percorso di programmazione territoriale. Ad avviare i lavori, questa mattina a Oliena alla presenza dei sindaci del territorio, è stato l’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino. Si tratta del terzo tavolo di avvio per i territori che nella prima finestra hanno superato positivamente la fase di ammissibilità del processo di ottimizzazione dedicato agli atti aggiuntivi: al Piano di sviluppo territoriale “Monte Acuto – Riviera di Gallura, territori di eccellenza della Sardegna” (accordo originario euro 17,5 milioni) e al piano di sviluppo territoriale “La città dei paesi di Gallura” (accordo originario euro 32 milioni) si aggiunge oggi il progetto “Su Sercone, ambiente identitario” (accordo originario euro 4,9 milioni).

“Il processo di ottimizzazione avviato nel corso della Legislatura – ha spiegato l’Assessore Fasolino – ha come obiettivo quello di supportare i territori che hanno riscontrato criticità nella realizzazione degli interventi attraverso la rimodulazione dell’accordo, al fine di assicurare la maggiore efficacia degli interventi e producendo una sostanziale accelerazione della spesa e di valorizzare e completare il progetto territoriale attraverso gli atti aggiuntivi, come avvenuto in questo caso”. L’Assessore Fasolino, ripercorrendo l’impegno della Regione nella lotta all’isolamento e allo spopolamento dei territori, di cui il processo di ottimizzazione territoriale è uno degli elementi cardine, ha evidenziato l’azione volta a favorire la piena partecipazione dei Comuni sia alla conclusione dell’attuale ciclo di programmazione territoriale, sia per anticipare la nuova fase 2021-2027.

Con il Progetto di Sviluppo Territoriale la Comunità montana del nuorese intende rafforzare il processo di valorizzazione delle risorse locali consolidando il percorso di tutela, salvaguardia e riqualificazione del patrimonio ambientale. Il sito di importanza comunitaria Su Suercone rappresenta l’infrastruttura naturale che, collegando costa e interno, forma l’elemento di connessione territoriale e tematica delle emergenze ambientali, storiche e culturali, e delle produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche e di qualità. Il progetto si fonda, dunque, sulla valenza e sulla complementarietà delle risorse e delle produzioni presenti sull’intero territorio e si snoda attraverso un’aumentata integrazione tra differenti componenti territoriali. Il territorio, inserito all’interno del Piano di Rilancio del Nuorese, sviluppa con questo progetto gli interventi di valorizzazione ambientale del SIC Su Sercone e dell’intero territorio.

Nell’ottica di garantire la migliore qualità progettuale sono stati introdotti dei criteri di assegnazione che tengono conto di elementi premianti basati sulla accelerazione della spesa e sulla strategicità degli interventi programmati, garantendo comunque l’equilibrio territoriale nell’attribuzione delle risorse attraverso la conferma dei parametri territoriali. Nel caso nuorese, il territorio si è confermato virtuoso lavorando bene e spendendo quanto programmato, con un avanzamento ottimale del progetto, dato che circa il 92% si trova nella fase di esecuzione dei lavori e 8% nella fase di progettazione. Anche in questo caso sarà quindi possibile prevedere una partecipazione all’atto aggiuntivo (quindi prevedere nuovi interventi) e ulteriori risorse aggiuntive a valere sulla nuova programmazione destinate ai bandi per le imprese. Le risorse aggiuntive previste nell’ambito della Programmazione territoriale verranno assegnate agli Enti che hanno partecipato al bando per l’ottimizzazione e sono parte dei 150 milioni di fondi regionali complessivi messi a disposizione dalla Regione con l’ultima Legge di stabilità. A queste risorse si aggiungono altri due interventi strategici: il fondo progettazione (40 milioni di euro) e il supporto anche specialistico alle comunità di progetto (5 milioni per anno).

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti