Destinati sei milioni di euro per la ricerca per il 2022

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Sei milioni di euro per la ricerca, da destinare a Università ed Enti per progetti di interesse regionale. È stato definito ieri, su proposta dell’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino, il programma delle attività per l’annualità 2022 a valere sulla legge regionale 7 ‘Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna’. Si tratta di risorse che, insieme ai fondi di carattere nazionale (PNRR) e a quelli europei costituiscono, in questa fase di avvio delle attività, una grande opportunità di crescita e miglioramento del sistema della ricerca sardo.

“In un mondo in continua evoluzione su cui pesano ancora gli effetti di una crisi senza precedenti, la ricerca e l’innovazione rappresentano due elementi ineludibili per lo sviluppo futuro della Sardegna, che questa Giunta individua quali motori dello sviluppo economico della nostra Isola, le leve su cui puntare per adeguare il sistema sardo alla sfide della modernità”, ha spiegato il Presidente della regione Christian Solinas, ricordando l’impegno della Regione nei progetti di ricerca di rilevanza internazionale tra cui l’Einstein Telescope di Lula, la riconversione dei pozzi minerari della Carbosulcis che da problema sono divenuti risorsa e l’International flight training school di Decimomannu. “L’obiettivo di creare un sistema economico più competitivo e capace di valorizzare i punti di forza della Sardegna – ha proseguito il Presidente Solinas – è un punto fermo nell’azione della Regione, che sta impiegando risorse, mezzi, saperi per accompagnare la ripresa e tutelare le specificità della nostra Isola”. Una grande novità in questo senso, ha evidenziato il Presidente, “è anche l’iniziativa che ha preso forma qualche giorno fa con l’accordo sottoscritto a Sassari per la realizzazione di ecosistemi dell’innovazione, considerati come luoghi di contaminazione e collaborazione tra Università, Centri di ricerca, settore privato, società civile e istituzioni, rivolti allo sviluppo di idee e soluzioni innovative”.

Gli interventi che verranno finanziati con le risorse della legge 7 sostengono la ricerca, consolidano i rapporti tra Enti e spaziano dalla ricerca in ambito biomedico alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale sardo fino alla ricerca su temi di interesse regionale come lo spopolamento e l’accesso ai servizi. “Si tratta di una serie di interventi individuati con il coinvolgimento della Consulta regionale per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica con l’obiettivo generale di valorizzare e potenziare l’ecosistema regionale della ricerca – spiega l’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino – L’unità di intenti tra Amministrazione regionale, Università, Enti Pubblici e Centri di ricerca, che hanno portato anche alla predisposizione di questo programma di intervento sono indispensabili per affrontare le difficoltà attuali e per cogliere le opportunità che il nuovo ciclo di programmazione e il PNRR offrono all’Isola”. L’Assessore Fasolino ha evidenziato la linea di continuità seguita rispetto anche alle altre linee di finanziamento: “La programmazione di questa annualità – spiega – verrà sviluppata in coerenza con la Smart Specialisation Strategy regionale, in continuità con le esperienze realizzate nella programmazione 2014-20 e in sinergia, integrazione e complementarietà con gli strumenti della nuova programmazione”.

Con la delibera approvata giovedì nel corso dell’ultima seduta di Giunta, viene garantita l’attività strategica al servizio dell’intero sistema regionale della ricerca rappresentata dalla Biblioteca scientifica regionale (BSR), gestita da Sardegna Ricerche d’intesa con i due Atenei regionali e le strutture sanitarie regionali. Con le risorse stanziate viene finanziata la terza e ultima parte delle attività del Progetto ARRDIA, progetto strategico di interesse regionale che si occupa dello studio sui marker tumorali precoci in lavoratori e popolazione di particolari aree industriali della Sardegna, con particolare attenzione alle patologie pleuro-polmonari. Sempre in ambito biomedico saranno finanziate le attività di ricerca antivirale, da realizzarsi anche grazie alle strutture del Centro Servizi di Ateneo per la Ricerca (CeSAR) dell’ Università degli Studi Cagliari. L’Assessore Fasolino ha anche proposto di finanziare gli studi su problematiche di rilevanza strategica quali lo spopolamento e l’accesso ai servizi, prevedendo l’aggiornamento di documenti fondamentali per le politiche regionali, e quello del trasferimento tecnologico nelle imprese della transizione energetica e digitale.

Sul fronte internazionale, grazie alle sempre alle risorse stanziate, potranno riprendere anche quei programmi sospesi duranti la pandemia come come il “Visiting Scientist” e la “Mobilità dei Giovani Ricercatori”, fondamentali per la creazione e il consolidamento dei rapporti tra enti di ricerca. Un’altra iniziativa di respiro internazionale, avviata grazie alla legge regionale e che proseguirà con l’impegno della Regione, è la collaborazione con la “Italian Academy for Advanced Studies” della Columbia University di New York, collaborazione che mira a valorizzare dal punto di vista scientifico il patrimonio culturale sardo (la prima iniziativa è stata dedicata ai Giganti di Mont’e Prama).

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