San Pietro di Sorres a Borutta: il programma dei festeggiamenti religiosi e civili

I festeggiamenti organizzati in onore di San Pietro di Sorres tornano in grande stile, e vedranno al centro delle attività, sia religiose che civili, la splendida cornice del Monastero di San Pietro.

Il programma, organizzato dal Comitato dei festeggiamenti in onore di San Pietro e dall’amministrazione comunale di Borutta, prenderà il via mercoledì 28 giugno 2023, con i Vespri solenni della solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, presso la Cattedrale (con inizio alle ore 19.00), cui seguirà la finale di calcetto “Meilogu Cup” (con inizio alle ore 20.00), presso nel campetto vicino al campo sportivo di Borutta.

Il 29 giugno, nella giornata dedicata ai santi Pietro e Paolo, i festeggiamenti prenderanno il via alle ore 18.00, presso la Cattedrale, con i vespri solenni, in contemporanea, il simulacro dei santi accompagnato dal carro coi buoi, dai cavalieri, dai gruppi folk e dalle cariche civili e religiose,  partirà dalla chiesa di Santa Croce a Borutta per raggiungerà la Basilica, dove alle 19.00, il vescovo monsignor Gianfranco Saba celebrerà la messa.

La Santa Messa, che si svolgerà nel grande piazzale esterno alla Cattedrale quale momento di grande vicinanza alla popolazione e al territorio, vedrà la partecipazione dell’Abate di Sorres, padre Luigi Tiana, e dei monaci e dei parroci della Forania di Sorres.

La celebrazione verrà accompagnata dal coro “Boghes de Cheremule” e dai “Piccoli cantori gregoriani” della scuola primaria di Thiesi.

I festeggiamenti civili proseguiranno nel grande piazzale con una grigliata di carne e l’esibizione (dalle ore 22.00) dei gruppi folk Santa Lucia di Buddusò, Santu Jacu di Ittireddu, Città di Sennori e del corso “Boghes de Cheremule”.

Venerdì 30 giugno 2023 grande chiusura dei festeggiamenti, con il concerto dei Tazenda, che si terrà nel piazzale del Centro Polifunzionale di Borutta.

Il comitato ringrazia tutti i volontari, le istituzioni, la popolazione e le attività che, con impegno e devozione, hanno reso possibile l’organizzazione della tre giorni.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti