“Primavera a Teatro” a Sassari: successo per le esibizioni di Fabula Saltica, Ariella Vidach e della scuola di danza Extemporanea

Il gruppo di giovanissime ballerine della scuola di danza Extemporanea

Tre spettacoli di forte impatto. Due compagnie professioniste e un gruppo di futuri artisti che si esibisce per le prime esperienze sul palcoscenico. Ed è un successo al Civico di Sassari per la serata conclusiva della 14esima edizione di “Primavera a Teatro”.
La rassegna diretta da Livia Lepri e organizzata da Estemporada ha portato al teatro sassarese Cassandra Bianco per Fabula Saltica con “Eco di silenzio”, Rafael Candela e Carmine Dipace per la compagnia Ariella Vidach Aiep con “Blue”, e il gruppo di giovanissime ballerine della scuola di danza Extemporanea, punto di riferimento di Estemporada per la formazione.

Il primo tema trattato in “Eco di silenzio”ha indagato “la paura di parlare in pubblico”.È una sorta di autoritratto in movimento ideato e interpretato da Cassandra Bianco, per una danzatrice che trova certamente il suo canale di comunicazione preferenziale nell’esprimersi dando voce al proprio corpo. Le sequenze delicate di un lavoro ancora in working progress finiscono per portare in luce gli attimi di tensione sospesa che anticipano l’esperienza precedente uno speach, dove il silenzio a volte può vibrare più di tante parole.

Una prima assoluta è stata invece “Blue” di Candela e Dipace, che a partire dalla costruzione di un’atmosfera originale hanno tratteggiato le sfumature di una relazione tra due corpi. Una relazione che nasce dall’esigenza di uscire dalla condizione di isolamento dell’era contemporanea, in cui “se non cerchi una relazione non ti succede”. I due coreografi vanno oltre la sola idea di approfondire la relazione amorosa, indagano anche i rapporti di potere, di dipendenza, di manipolazione, di condizionamento e controllo in senso unicamente fisico.

Le due esibizioni di intensa profondità concettuale hanno lasciato spazio a una sorprendente performance delle piccole artiste di Extemporanea guidate da Marta Bullitta, danzatrice storica di Estemporada con un importante background. «È un esperimento pilota che abbiamo adottato quest’anno per la prima volta, facendo confluire per ogni data i giovani artisti di domani con i professionisti – ha spiegato Livia Lepri –. Un esperimento molto riuscito perché ha innescato un meccanismo di motivazione e un ritorno di passioni ed è stato molto stimolante. Il tema scelto stavolta è stato quello di avere una vita non legata a forme di dipendenza, in questo caso si parla di droghe, e credo sia la vittoria più grande tra quelle che si possono fare all’interno di una rassegna di danza».

La manifestazione è organizzata dall’associazione Danza Estemporada con il patrocinio del Comune di Sassari, della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura, della Fondazione di Sardegna e dell’associazione culturale Artemide.

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