Il Conservatorio porta la sua musica al Teatro Comunale di Sassari. Venerdì 30 maggio alle 20.30 è in programma il tradizionale concerto che nel cuore della primavera l’Orchestra sinfonica del Canepa regala alla città. Come ogni anno, insieme all’Orchestra – composta da circa 50 elementi, per la maggior parte allievi dell’istituto – si esibirà il solista che ha vinto l’audizione indetta dal Canepa: quest’anno sarà di scena l’arpista Matteo Ierardi. La serata si aprirà con l’esecuzione di Nimrod, IX Variazione delle Enigma Variations op. 36 di Edward Elgar «Scritta nel 1899, questa variazione è dedicata ad Augustus Jaeger, amico e sostenitore del compositore nei momenti di crisi – spiega il direttore d’orchestra Andrea Barizza –. Elgar non esplicita mai un “significato”, ma la musica parla da sé: una costruzione lenta, solenne, che raggiunge un’intensità emotiva profonda. Spesso associata a momenti commemorativi, Nimrod non è solo un omaggio personale: è una riflessione sulla forza dei legami e sulla dignità del sentimento».
Matteo Ierardi e l’Orchestra proporranno poi il Concerto in mi bemolle di Reinhold Glière: «Il brano nasce dalla collaborazione con l’arpista russa Ksenia Erdely – continua Barizza – che contribuì attivamente alla scrittura della parte solistica. Il risultato è un concerto che valorizza l’arpa in modo inedito: non solo per il virtuosismo, ma per la ricchezza timbrica e la cantabilità dei temi. Il secondo movimento, costruito su un tema con variazioni, è particolarmente rappresentativo della scrittura raffinata e narrativa di Glière. Nonostante il contesto politico complesso dell’Unione Sovietica di quegli anni, questa musica conserva un’eleganza classica e una chiarezza che la rendono ancora oggi molto amata».
Chiuderà il programma la Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 19 di Carl Maria von Weber, «completata nel 1807, quando il compositore aveva solo vent’anni – dice ancora il direttore d’orchestra –. Pur guardando alla forma classica di Haydn e Mozart, Weber lascia già intravedere una personalità distinta, soprattutto nell’energia ritmica e nell’inventiva melodica. Nei quattro movimenti si alternano slancio, lirismo e brillantezza, con una scrittura orchestrale che preannuncia l’autore dell’Oberon e del Freischütz. È una sinfonia giovane, ma tutt’altro che ingenua: fresca, brillante, e piena di idee. Le tre opere sono diverse – conclude il direttore d’orchestra – ma unite da un tratto comune: la capacità di trasformare la scrittura orchestrale in gesto espressivo. Ascoltarle oggi è un invito ad avvicinarci, con curiosità e attenzione, a tre momenti della storia della musica che ancora parlano al nostro presente».
L’ingresso al concerto è libero ma sarà necessario prenotare i posti al botteghino – massimo tre a persona – nei giorni 28, 29 e 30 maggio dalle 17 alle 20. Il concerto sarà dedicato alla memoria del violoncellista Francesco Abis, ex allievo del Canepa e scomparso nei giorni scorsi ad appena 40 anni.
Mercoledì omaggio a Liszt. Il 28 maggio alle 19.00 per la rassegna “I mercoledì del Conservatorio” la sala Sassu ospiterà invece un omaggio al grande compositore ungherese Franz Liszt. Il docente di Pianoforte Roberto Piana guida gli allievi Lorenzo Vinci, Gianmichele Milia, Miriam Saba, Fabio Arru e Alessandro Sechi in un percorso esecutivo che prevede Fest Polonaise, il Concerto n.1 S.124 trascritto per due pianoforti, le Consolazioni 1, 2, 3 e la Hungarian Rhapsody n. 9 S.244/9 (Le carnaval de Pesth) per due pianoforti a otto mani. Anche il concerto in sala Sassu è a ingresso libero e, in questo caso, non occorre prenotazione.