Non più da domani, il nuovo dpcm entrerà in vigore venerdì 6

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Il premier Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre. Ecco cosa prevede nelle zone gialle, categoria dove è stata inserita la Sardegna.

Cambio di rotta sulla data in cui entreranno in vigore le nuove norme. Conte ha annunciato che partirà da venerdì e non da domani, come precedentemente dichiarato.

Ci sarà sempre l’obbligo di avere con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso, a meno che non sia garantito il distanziamento. Esclusi dalla norma i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. È fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. L’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni di necessità.

Per le scuole superiori, disposta la didattica a distanza al 100%. Nei mezzi pubblici, la capienza massima sarà del 50%. I centri commerciali dovranno chiudere nel fine settimana e nei giorni festivi. Chiusi anche i musei, le mostre, le sale bingo. Vengono sospesi i concorsi pubblici, anche quello della scuola, tranne però quelli dedicati al personale sanitario. Sarà consentito l’accesso ai parchi, sempre rispettando la regola del distanziamento di un metro.

Possibilità di interdire l’accesso a strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, tranne agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.

È fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo.

Per le zone rosse, quelle con il più alto tasso di contagiosità (Rt) verranno adottate misure che ricordano la quarantena di marzo e aprile.
Mentre per le zone arancioni, ci saranno delle regole un po’ più stringenti rispetto alle norme che entreranno in vigore nelle zone gialle.

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