Ennesima rissa nel centro di accoglienza di Monastir

migranti sardegna
© Ansa

La scorsa notte, una nuova rissa è scoppiata nel centro di accoglienza per immigrati di Monastir, dove si trovano circa 200 persone. I tafferugli hanno visto protagonisti alcuni algerini che sono venuti a contatto, lanciandosi anche diversi oggetti. Quattro persone sono rimaste lievemente ferite e i responsabili sono stati denunciati.

“La tensione è alle stelle – denuncia Luca Agati, segretario provinciale del Sap Cagliari – abbiamo dovuto gestire violenti scontri”. Oltre alle tensioni già presenti da tempo, si è unita anche quella legata al Covid, perché, come sottolinea Agati, “sono più di quindici giorni che non vengono effettuati i tamponi ai nuovi sbarcati. Abbiamo stipate più di duecento persone, giunte in momenti diversi, che vivono in totale promiscuità senza conoscerne le ipotetiche cariche virali”.

“Monastir è un potenziale covo di malati, un ipotetico focolaio di infetti che ogni giorno entra in contatto con tutti gli operatori delle forze di polizia. Ogni giorno che passa senza i dovuti accertamenti sanitari, è un giorno di rischio in più, una terribile scommessa con il fato. I migranti come accaduto stanotte – conclude il segretario – si armano, rompono tutto, si propongono con spavalderia, scavalcano in continuazione uscendo dalla struttura. Cosa deve accadere affinché si ponga rimedio a questa vergogna?”.

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